In una piccola isola di Oak nel sud della regione della Nuova Scozia in Canada ha dormito per millenni un mistero secolare che potrebbe essere scoperto in ogni momento da chiunque. Un sistema brillantemente e sapientemente pianificato di gallerie e pozzi, che ha stuzzicato per più di duecento anni la fantasia di avventurieri e cacciatori di tesori. Forse i pirati del diciassettesimo secolo venivano qui per seppellire i loro bottini? Oppure l'isola venne utilizzata come nascondiglio dei loro bottini di guerra dagli inglesi? O è nascosto qui il manoscritto segreto di Francis Bacon, che dimostra che William Shakespeare scrisse uno dei suoi stessi romanzi? Il fatto è che il nascondiglio è stato costruito 500 anni fa ed è molto più antico di quanto non fosse stato a lungo creduto. Ma chi era poi in grado di realizzare un tale capolavoro strutturale? E, soprattutto, perché l’artefice sconosciuto di tutto ciò ha ritenuto così importante la costruzione di un tale complesso architettonico da doverlo nascondere? Il capo misterioso di una potente società segreta chiamata Omega ha incaricato il team di ricerca Columbus 4 di andare ad indagare su questo mistero. Inizierà così per i membri della spedizione una pericolosa avventura, ricca di enigmi e sfide che li porterà, alla fine, ad una sconvolgente scoperta.
supporta il blog:
giovedì 29 settembre 2011
Columbus 4: Episode 1
In una piccola isola di Oak nel sud della regione della Nuova Scozia in Canada ha dormito per millenni un mistero secolare che potrebbe essere scoperto in ogni momento da chiunque. Un sistema brillantemente e sapientemente pianificato di gallerie e pozzi, che ha stuzzicato per più di duecento anni la fantasia di avventurieri e cacciatori di tesori. Forse i pirati del diciassettesimo secolo venivano qui per seppellire i loro bottini? Oppure l'isola venne utilizzata come nascondiglio dei loro bottini di guerra dagli inglesi? O è nascosto qui il manoscritto segreto di Francis Bacon, che dimostra che William Shakespeare scrisse uno dei suoi stessi romanzi? Il fatto è che il nascondiglio è stato costruito 500 anni fa ed è molto più antico di quanto non fosse stato a lungo creduto. Ma chi era poi in grado di realizzare un tale capolavoro strutturale? E, soprattutto, perché l’artefice sconosciuto di tutto ciò ha ritenuto così importante la costruzione di un tale complesso architettonico da doverlo nascondere? Il capo misterioso di una potente società segreta chiamata Omega ha incaricato il team di ricerca Columbus 4 di andare ad indagare su questo mistero. Inizierà così per i membri della spedizione una pericolosa avventura, ricca di enigmi e sfide che li porterà, alla fine, ad una sconvolgente scoperta.
Etichette:
Columbus 4: Episode 1
Dracula: Love Kills
Ebbene si Dracula è sopravvissuto all'ultimo incontro con il professor Abraham Van Helsing, ma ora è intenzionato a lottare per recuperare tutti i suoi poteri. In questo episodio impersoneremo il Principe delle Tenebre, lottando contro antiche pene e per la sopravvivenza contro la concorrenza di uno spietato rivale. Venezia, Parigi, Londra, saranno i luoghi in cui si svolgerà questa nuova appassionante avventura dove il caldo sangue sarà il nostro migliore amico...
Ecco un video.
Etichette:
Dracula: Love Kills
Afterfall: Insanity
Un filmato per il titolo di azione a tinte horror di Nicolas Games Afterfall: Insanity in cui possiamo vedere ambientazioni interne, il sistema di combattimento e pericolosissimi mutanti, mercenari e altre minacce che affronteremo nel corso dell'avventura.
Etichette:
Afterfall: Insanity trailer video
venerdì 23 settembre 2011
Assassin’s Creed Revelations trailer news
La casa Ubisoft ha annunciato oggi che grazie alla partnership con Sony, che ha già permesso l’esclusiva per PS3 della beta di Assassin’s Creed: Revelations, coloro che si affretteranno ad acquistare una copia del titolo, troveranno nel Blu-ray anche il primo capitolo della fortunata serie, iniziata nel 2007. Un’ottima occasione quindi per chi non ci ha mai giocato, step necessario anche per conoscere meglio Altair, la cui storia si intreccerà con quella di Ezio Auditore proprio in Revelations. Segue il comunicato ufficiale.
Godetevi il trailer :LA VERSIONE PLAYSTATION®3 DI ASSASSIN’S CREED® REVELATIONS INCLUDERÀ ANCHE IL PRIMO ASSASSIN’S CREED®Milano, 20 settembre 2011 – Ubisoft annuncia una partnership speciale con Sony Computer Entertainment per offrire ai possessori della versione PlayStation®3 di Assassin’s Creed Revelations l’opportunità di rivivere le origini della saga di Assassin’s Creed.In Assassin’s Creed Revelations, il leggendario assassino Ezio Auditore ripercorre i passi del suo mentore, Altaïr Ibn-La’Ahad. Anche i giocatori avranno l’opportunità di tornare alle origini della saga: la versione PlayStation®3 di Assassin’s Creed Revelations includerà infatti una copia del primo Assassin’s Creed.Assassin’s Creed® Revelations sarà disponibile dal 15 novembre 2011.Per maggiori informazioni su Assassin’s Creed Revelations, visitate i siti web: www.assassinscreed.com e www.facebook.com/assassinscreeditalia.
Etichette:
Assassin’s Creed Revelations trailer news
venerdì 2 settembre 2011
Hydrophobia Prophecy
gioco di azione e avventura horror per pc creato dalla Dark Energy Digital. Si tratta di un survival horror che prosegue la storia narrata nel precedente Hydrophobia. Rispetto al titolo che lo ha preceduto non solo è stata migliorata la grafica, ma anche i meccanismi del gameplay.
Qui sopra vi abbiamo mostrato un'immagine di Hydrophobia Prophecy, mentre qui sotto vi facciamo vedere il video con il trailer di questo gioco per pc:
Qui sopra vi abbiamo mostrato un'immagine di Hydrophobia Prophecy, mentre qui sotto vi facciamo vedere il video con il trailer di questo gioco per pc:
Etichette:
Hydrophobia Prophecy
capsized
na interessante produzione indie che, a scapito di un budget basso, sa come catturare attenzione e consensi positivi in chi lo gioca. Che il mercato dei titoli indie sia in continua crescita non lo scopriamo oggi, eppure ogni mese vengono fuori vere e proprie perle, capaci di divertire ed entusiasmare con poco. Sviluppato da Alientrap Games e venduto a meno di dieci euro su Steam, Capsized si è rivelato un prodotto solido ed accattivante. Vediamone assieme i particolari.
Due coraggiosi avventurieri sfidano i grandi colossi del settore
Prima di iniziare a descrivere il gioco, ci sembra giusto far notare che dietro ad una cosi buona produzione c'è il lavoro denso e sicuramente molto lungo di soli due uomini: Jesse McGibney e Lee Vermeulen. Il primo abile illustratore, il secondo programmatore. Non è facile riuscire a costruire un'opera di questa portata con budget bassi e come team indipendenti, tanto più riscuotere un successo cosi buono in un mercato che non lascia scampo a nessuna sorta d'errore (almeno nella maggioranza dei casi). Capita così di ritrovarsi una nuova uscita su Steam, di provare la demo e di innamorarsi di un prodotto che fino a qualche istante prima non si conosceva e di cui non si sapeva, magari, nemmeno l'esistenza.
Capsized rientra nel genere platform bidimensionale e non ha certo la pretesa di incollare allo schermo i giocatori per la sua maestosa trama; è un titolo sostanzialmente semplice ma ben concepito. Nei panni di un'astronauta atterrato su uno strano pianeta a causa della rottura della navicella, dobbiamo esplorare le location per cercare una soluzione ai nostri problemi, facendo però attenzione alla miriade di creature presenti. Il primo livello, in realtà un tutorial vero e proprio, fa ben capire come muoversi ed agire per non fare una brutta fine ed è tutto molto intuitivo: tramite cursore del mouse e pressione del tasto sinistro si fa fuoco, con lo scroll si cambiano le armi raccolte e con il tasto 'maiuscolo' si attiva un raggio magnetico in grado di afferrare oggetti e spostarli a nostro piacimento.
Peccato che la co-op sia soltanto offline
Riguardo gli armamenti possiamo dire che la potenza e l'adattabilità alle situazioni è diversa per ognuno di essi, evidenziando un lavoro certosino sotto questo punto di vista e consentendo di portare a termine l'avventura con diversi metodi ed approcci. La scelta su come affrontare e cosa raccogliere nei dodici stage previsti è soltanto nostra, ma va detto che la serie di oggetti sparsi per le location (cure medicinali, proiettili, armi speciali, carburante per il jetpack ed altro) aiutano moltissimo, soprattutto nei momenti in cui c'è da affrontare nemici piuttosto forti o una miriade di piccoli e tenaci nemici. E' anche vero però che la ricerca degli upgrade o di nuove armi è fortemente agevolata dal gameplay vista la presenza di jetpack (in due versioni addirittura) e del raggio magnetico che, per l'occasione, si dimostra utile quanto un rampino.
E' però l'attenzione durante l'esplorazione la prima regola da seguire: pericolosi e veloci nemici volanti, strane tribù in cerca di prede, piante velenose, trappole piene di gas nocivi e avversari speciali che sanciscono la fine del livello, risultano letali in molti dei casi (almeno se si affronta l'avventura in difficoltà massima) e diventa importante pianificare e muoversi al meglio tra le varie piattaforme. Oltre alla storia principale, Capsized offre anche una interessante modalità Arcade piena di varianti e una modalità in cooperazione, purtroppo solo offline.
Un gran lavoro artistico
Se dal punto di vista sonoro gli effetti e le musiche d'accompagnamento rendono giustizia in ottimo modo, dal punto di vista grafico con Capsized si è compiuta un'opera di grandissimo valore. Artisticamente, il titolo di Alientrap Games, mostra tutte le sue qualità, facendo impallidire la maggior parte delle produzioni in digital delivery di grandi aziende. Pian piano lo strano mondo in cui veniamo catapultati aumenta in definizione e particolari, colori e sfondi, creando un mix esplosivo e raffinato che, uniti ad un gameplay veloce ed immediato, convertono le fasi di gioco in puro divertimento. Addirittura si è giocato con l'effetto notte (avremo una torcia apposita in dotazione), ma in generale l'impianto scenografico risulta sublime in ogni pixel quadrato!
In chiusura, Capsized si è dimostrato un prodotto valido che è riuscito a raggiungere lo scopo che ogni titolo indie si prefigge: far divertire con poco e far morire d'invidia le grandi software house che troppo spesso falliscono nel rilascio di titoli in formato digitale.(fonte vgnetwork).
Etichette:
capsized
Brink
Giocoi di ruolo con una buona dose di azione. È con un pizzico di curiosità che ci siamo accostati a Brink, dunque, attratti soprattutto dall'esclusivo stile grafico e dal pedigree della casa di produzione, al contempo stimolati dalla formula di gioco. Brink, infatti, è uno sparatutto esplicitamente votato al multiplayer, pensato per portare una ventata d'aria fresca nel panorama degli FPS, grazie all'introduzione di dinamiche di movimento intrise di elementi provenienti dal parkour. Questo è l'obiettivo che il team di sviluppo si è preposto. Vediamo insieme se Splash Damage, sotto l'egida Bethesda, è riuscita nell'intento.
La trama di Brink vi proietterà su di una futuristica città fluttuante, separata in due zone da un muro di demarcazione che identifica altrettante aree metropolitane, alle quali appartengono le due fazioni avversarie con cui schierarsi. Il nome di questa gigantesca struttura alla deriva è The Ark, una volta ancorata nei pressi della terraferma, ma ormai da oltre vent'anni rifugio marittimo dell'umanità. All'inizio dell'avventura vi verrà chiesto proprio di decidere una fazione alla quale fornire il vostro supporto armato. Una scelta forte, che avrebbe potuto rivelarsi anche vincente, ma che viene ben presto vanificata dalla possibilità di passare da un gruppo all'altro proprio in fase di caratterizzazione del personaggio.
A proposito di caratterizzazione, l'editor del proprio alter ego è molto completo e lascia intuire fin da subito che uno degli incentivi maggiori nel giocare Brink sarà proprio quello di sbloccare i punti esperienza necessari per ottenere tutte le personalizzazioni disponibili. La customizzazione del proprio combattente (se ne possono creare un massimo di dieci), infatti, si rivelerà sempre più complessa man mano che guadagnerete esperienza sul campo di battaglia, sbloccando oltre 50 skill da combinare fra loro per, ottenere un guerriero unico non solo nell'aspetto, ma anche nelle abilità. Fermo restando che il massimo livello raggiungibile è il ventesimo.
Oltre alla possibilità di creare personaggi esteticamente unici, mixando una vasta gamma di varianti di abbigliamento, tatuaggi, tipologie di volto e colorazioni, in Brink sono previste anche diverse classi, per l'esattezza quattro (Medico, Soldato, Agente e Tecnico) e tre tipologie di corporatura (Imponente, Media e Agile). Il grande problema, di cui vi abbiamo fatto intuire qualcosa parlando della scelta della fazione, risiede nella costante aleatorietà delle vostre decisioni. Se pensate di scegliere una strada e specializzarvi nell'uso di specifiche abilità, allora siete completamente fuori strada: in Brink, anzi, dovrete perfino cambiare classe in-game per portare a termine una determinata missione. Una scelta che rende l'esperienza complessiva di gioco leggermente confusionaria.
L'unica cosa che realmente brilla nel gameplay di Brink è il sistema di spostamento denominato SMART (acronimo di Smooth Movement Across Random Terrain), che vi consentirà di eseguire movimenti spettacolari in giro per i livelli di gioco. Le tre diverse tipologie di fisico influenzano la velocità negli spostamenti, la possibilità di imbracciare determinate armi e di eseguire passaggi particolari. Una cosa che anche il tutorial iniziale tende a precisare è che in Brink è fondamentale spostarsi costantemente, più che sparare. Non possiamo che confermare questa affermazione, aggiungendo che anche la collaborazione con altri giocatori in carne e ossa è essenziale per trarre il meglio dall'esperienza di gioco.
La modalità Campagna è suddivisa in due parti, come prevedibile, e vi svelerà la storia dal punto di vista di entrambe le fazioni: una impegnata a fuggire da The Ark, l'altra intenta a proteggere la città galleggiante e ad imporre l'ordine. L'intera esperienza può essere affrontata in singolo, sfruttando le routine di Intelligenza Artificiale che controllano i Bot, ma non vi sarà mai nulla a che fare con sessioni di gioco aperte, in cui intervengono compagni di squadra umani (fino a sedici giocatori, otto contro otto). I livelli di gioco sono otto e, in base alla fazione di appartenenza, gli obiettivi variano leggermente. Sebbene il level design sia ottimamente realizzato, Brink tende a risultare presto ripetitivo a causa di missioni fin troppo monotone, complice anche il fatto che, nonostante la varietà dei percorsi praticabili, la dislocazione di questi è sempre la medesima.
Graficamente Brink oscilla fra l'assoluta eccellenza e l'anonimato. Il design dei personaggi è incredibile, così come la caratterizzazione dei volti. Elementi che spiccano al primo impatto con il gioco, durante la fase iniziale di creazione del proprio alter ego, ma che si perdono in un mondo di gioco che soffre di alcuni inspiegabili problemi. Il motore grafico idTech 4, opportunamente modificato per l'occasione, non sembra eccellere nella gestione delle texture, che paiono soffrire talvolta di evidenti problemi di caricamento. Le animazioni non sono esaltanti, così come il livello generale di dettaglio che cozza con l'ottima caratterizzazione caricaturale dei personaggi.
La trama di Brink vi proietterà su di una futuristica città fluttuante, separata in due zone da un muro di demarcazione che identifica altrettante aree metropolitane, alle quali appartengono le due fazioni avversarie con cui schierarsi. Il nome di questa gigantesca struttura alla deriva è The Ark, una volta ancorata nei pressi della terraferma, ma ormai da oltre vent'anni rifugio marittimo dell'umanità. All'inizio dell'avventura vi verrà chiesto proprio di decidere una fazione alla quale fornire il vostro supporto armato. Una scelta forte, che avrebbe potuto rivelarsi anche vincente, ma che viene ben presto vanificata dalla possibilità di passare da un gruppo all'altro proprio in fase di caratterizzazione del personaggio.
A proposito di caratterizzazione, l'editor del proprio alter ego è molto completo e lascia intuire fin da subito che uno degli incentivi maggiori nel giocare Brink sarà proprio quello di sbloccare i punti esperienza necessari per ottenere tutte le personalizzazioni disponibili. La customizzazione del proprio combattente (se ne possono creare un massimo di dieci), infatti, si rivelerà sempre più complessa man mano che guadagnerete esperienza sul campo di battaglia, sbloccando oltre 50 skill da combinare fra loro per, ottenere un guerriero unico non solo nell'aspetto, ma anche nelle abilità. Fermo restando che il massimo livello raggiungibile è il ventesimo.
Oltre alla possibilità di creare personaggi esteticamente unici, mixando una vasta gamma di varianti di abbigliamento, tatuaggi, tipologie di volto e colorazioni, in Brink sono previste anche diverse classi, per l'esattezza quattro (Medico, Soldato, Agente e Tecnico) e tre tipologie di corporatura (Imponente, Media e Agile). Il grande problema, di cui vi abbiamo fatto intuire qualcosa parlando della scelta della fazione, risiede nella costante aleatorietà delle vostre decisioni. Se pensate di scegliere una strada e specializzarvi nell'uso di specifiche abilità, allora siete completamente fuori strada: in Brink, anzi, dovrete perfino cambiare classe in-game per portare a termine una determinata missione. Una scelta che rende l'esperienza complessiva di gioco leggermente confusionaria.
L'unica cosa che realmente brilla nel gameplay di Brink è il sistema di spostamento denominato SMART (acronimo di Smooth Movement Across Random Terrain), che vi consentirà di eseguire movimenti spettacolari in giro per i livelli di gioco. Le tre diverse tipologie di fisico influenzano la velocità negli spostamenti, la possibilità di imbracciare determinate armi e di eseguire passaggi particolari. Una cosa che anche il tutorial iniziale tende a precisare è che in Brink è fondamentale spostarsi costantemente, più che sparare. Non possiamo che confermare questa affermazione, aggiungendo che anche la collaborazione con altri giocatori in carne e ossa è essenziale per trarre il meglio dall'esperienza di gioco.
La modalità Campagna è suddivisa in due parti, come prevedibile, e vi svelerà la storia dal punto di vista di entrambe le fazioni: una impegnata a fuggire da The Ark, l'altra intenta a proteggere la città galleggiante e ad imporre l'ordine. L'intera esperienza può essere affrontata in singolo, sfruttando le routine di Intelligenza Artificiale che controllano i Bot, ma non vi sarà mai nulla a che fare con sessioni di gioco aperte, in cui intervengono compagni di squadra umani (fino a sedici giocatori, otto contro otto). I livelli di gioco sono otto e, in base alla fazione di appartenenza, gli obiettivi variano leggermente. Sebbene il level design sia ottimamente realizzato, Brink tende a risultare presto ripetitivo a causa di missioni fin troppo monotone, complice anche il fatto che, nonostante la varietà dei percorsi praticabili, la dislocazione di questi è sempre la medesima.
Graficamente Brink oscilla fra l'assoluta eccellenza e l'anonimato. Il design dei personaggi è incredibile, così come la caratterizzazione dei volti. Elementi che spiccano al primo impatto con il gioco, durante la fase iniziale di creazione del proprio alter ego, ma che si perdono in un mondo di gioco che soffre di alcuni inspiegabili problemi. Il motore grafico idTech 4, opportunamente modificato per l'occasione, non sembra eccellere nella gestione delle texture, che paiono soffrire talvolta di evidenti problemi di caricamento. Le animazioni non sono esaltanti, così come il livello generale di dettaglio che cozza con l'ottima caratterizzazione caricaturale dei personaggi.
Etichette:
Brink recensione
Red Faction: Armageddon
gli sviluppatori di Volition hanno inciampato. Red Faction: Armageddon rivoluziona la struttura del precedente capitolo ( Guerrilla, anno 2009) grazie all'abbandono del free roaming, a un'azione più serrata e ad avversari capaci di arrampicarsi sulle pareti, con tutto quel che segue in termini tattici. A prima vista sono novità interessanti, ma allora cosa smorza gli entusiasmi?
La prima avvisaglia negativa arriva presto. Immagina la situazione: intravedi un paio di avversari umani poco distanti. Sono accanto a una copertura e potrebbero difendersi alla grande. Invece spari il primo colpo e loro escono allo scoperto, spari il secondo e si spostano quanto basta per avvicinarsi a un bidone esplosivo. Così, giusto per morire in modo più spettacolare grazie al colpo numero tre.
Inutile sperare nel prosieguo dell'avventura: nemmeno i mostri brillano per acume. Perlomeno, tutti i nemici sparano tanto, mirano bene e attaccano a testa bassa, così da non renderti la vita troppo semplice. Però questo non basta a far decollare la svolta action di Armageddon.
È un peccato, perché i ragazzi di Volition hanno introdotto un paio di trovate davvero interessanti. La prima è la pistola magnetica, che consente di scaraventare oggetti e avversari in giro per lo schermo: è uno spasso usarla se nei dintorni ci sono tanti edifici distruttibili (e gli edifici distruttibili sono il marchio di fabbrica di Red Faction). E poi c'è la Nano Forge, che consente di ricostruire le strutture fatte a pezzi, ad esempio per procurarti un riparo d'emergenza o aggiustare il ponte che ti serve come via di fuga. Sulla carta i due gingilli offrono interessanti potenzialità tattiche, che però restano in buona parte inespresse anche per colpa di un level design ripetitivo e poco ispirato, soprattutto nelle prime ore di gioco.
Armageddon poteva essere molto più di quel che offre. Vale la pena di farci un giro se hai voglia d'un po' di azione frenetica e senza tanti fronzoli, ma sul mercato ci sono concorrenti più stimolanti.
Etichette:
Red Faction: Armageddon
DiRT 3
DiRT 3 per Xbox 360, Ps3 e PC. Per enfatizzare ulteriormente l'importanza di questo lancio, Codemasters ha rilasciato un video di gameplay per DiRT 3, che sottolinea la quantità dei contenuti presenti nell'ultimo capitolo dell'apprezzata serie. Il video, che mostra le modalità di gioco Showcasing Rally, Rallycross e Gymkhana, le condizioni meteorologiche, compresa la novità della neve, le spettacolari corse notturne e alcune stupende location.
Etichette:
DiRT 3 video
Hawken
LA Adhesive ha rilasciato un nuovo teaser trailer per Hawken, nuovo titolo multiplayer in arrivo dalla compagnia statunitense, in arrivo su PC, PSN e XBL a fine anno. Il trailer è disponibile di seguito, buona visione!
Etichette:
Hawken trailer
Counter-Strike: Global Offensive
L a casaValve ha annunciato ufficialmente di essere al lavoro su un nuovo capitolo della famosa serie di Counter Strike, secondo quanto è emerso da ESEA news il titolo scelto dalla nota compagnia è Global Offensive.
«Counter-Strike ha riscosso successo nell’agosto del 1999 è diventato il gioco d’azione più giocato su PC in tutto il mondo. Sono trascorsi ben 12 anni ed è ancora oggi uno dei titoli più giocati, tanto che possiamo definirlo la punta di diamante di tornei competitivi, con oltre 25 milioni di copie in tutto il mondo.
«Counter-Strike ha riscosso successo nell’agosto del 1999 è diventato il gioco d’azione più giocato su PC in tutto il mondo. Sono trascorsi ben 12 anni ed è ancora oggi uno dei titoli più giocati, tanto che possiamo definirlo la punta di diamante di tornei competitivi, con oltre 25 milioni di copie in tutto il mondo.
Etichette:
Counter-Strike: Global Offensive
Iscriviti a:
Post (Atom)