Il primo trailer del nuovo Rpg Basato sulle "Cronache del Ghiaccio e del Fuoco " Di Martin.
Gli amanti di Game Of Thrones (dalle nostre parti ribattezzato in Il Trono di Spade) saranno sicuramente contenti di dare un’occhiata al primo trailer del gioco di ruolo attualmente in fase di sviluppo presso Cyanide e programmato per l’uscita a inizio 2012 su PC, PlayStation 3 e Xbox 360.
Insieme al filmato, ci arriva dal team francese una nuova serie di dettagli che conferma quanto già detto in precedenza: il giocatore controllerà infatti Mors, membro dei Guardiani della Notte, e Alester, un Prete Rosso in cerca di redenzione. I due muoveranno i loro passi in luoghi che i fan della serie letteraria (e televisiva) sicuramente conosceranno, come la Barriera e Approdo del Re, incontrando personaggi come Cersei, Varys e Jeor Mormont, Lord Comandante dei Guardiani della Notte.
Per quanto riguarda il gioco, si parla di un totale di circa 30 ore di gameplay(per le quest primarie), all’inizio delle quali il giocatore si trova a scegliere la classe del proprio personaggio, determinandone anche lo stile di combattimento. Come ogni gioco di ruolo che si rispetti, in Game Of Thrones ci sarà naturalmente equipaggiamento da raccogliere, armi da trovare ed esperienza da guadagnare. Per quanto riguarda i combattimenti inoltre, sarà possibile rallentare il tempo. Non ci resta che tenere le dita incrociate.
Jonas e Bengt dopo avere provato il nuovo titolo di Starbreeze in occasione del recente evento Gamex di Stoccolma, ci danno le loro prime impressioni su questo interessante ritorno di una vecchia gloria del passato.
La Gilda si trova nel Ratway di Riften.Nel Ratway è presente una locanda,"La Caraffa Logora",dove ha sede la gilda.Una volta divenuti membri della Gilda avrete accesso anche alla Caraffa logora - Cisterna,la vera sede della gilda.
Come entrare
Per entrare nella Gilda dovrete parlare con Brynjolf al mercato di Riften,che vi assegnerà una missione. Completata la missione vi dirà di raggiungerlo alla Caraffa Logora nel Ratway,dove vi assegnerà un altra missione.Completata l'ulteriore missione entrerete a far parte della Gilda
Servizi
La Gilda avrà a disposizione diversi servizi.Questi vanno da ricettatori,gli unici mercanti interessati anche alle merci rubate, a mercanti.
Ricettatori:
Tonila - Si trova alla Caraffa Logora ( sbloccherete i suoi servigi entrando nella Gilda)
Mallus Maccius - Si trova alla Distilleria Honningbrew,vicino Whiterun (sbloccherete i suoi servigi con le missioni principali della Gilda)
Gulum-Ei - Si trova alla Locanda dello Skeever Ammicante,Solitude ( sbloccherete i suoi servigi con le missioni principli della Gilda)
Enthir - Si trova all'Accademia di Wintherhold ( sbloccherete i suoi servigi con le missioni rpincipali della Gilda)
Niranye - Si trova al mercato di WIndhelm ( sbloccherete i suoi servigi con la missione "Le Ombre di Summerset")
Endon - Si trova alla Locanda Sangue Argento,Markarth ( sbloccherete i suoi servigi con la missione "Lo stampo d'argento")
Qualsiasi mercante Khajiit - Si trovano in tutta Skyrim e accampati fuori le città ( sbloccherete i loro servigi con la missione "Porta lo zucchero lunare a Ri'Saad)
Ogni lavoro speciale completato aggiungerà un mercante negli spazi vicino La Caraffa Logora
Membri della Gilda
* Brynjolf
* Cynric Endell
* Delvin Mallory
* Etienne Rarnis (Se lo si salvsa durante "Immunità Diplomatica",una main quest del gioco)
* Gallus Desidenius - Capo Gilda precedente (Deceduto)
* Garthar (Entra dopo che il giocatore ha completato 3 lavori speciali)
* Karliah - Membro in esilio
* Maul
* Mercer Frey - Capo gilda
* Niruin
* Ravyn Imyan (Entra dopo che il giocatore ha completato 4 lavori speciali)
* Rune
* Sapphire
* Thrynn
* Vipir lo Svelto
* Vex
Missioni della Gilda
Missioni principali:
Un lavoretto azzardato (quest che introduce alla Gilda)
Occuparsi degli affari (quest che fa diventare membro della Gilda)
Bevande Annacquate
Il covo del contrabbandiere
Un silenzio eloquente
Rispote complicate
L'inseguimento
Trinità ripristinatà (quest che fa diventare Nightgale)
Colto sul fatto
Il ritorno dell'oscurità
Nuova gestione (quest che rende Capogilda)*
*Per attivare questa quest è necessario aver completato tutti i lavori speciali
Lavori speciali
Lo stampo d'argento (Markarth)
Amnistia Contraffatta ( Whiterun)
Le ombre di Summerset ( Windhelm)
Sload la squisita (Solitude)
Per attivare il lavori speciale in una città è necessario aver completato 5 lavori minori nella città relativa
Lavori comuni
Lavoro Contabile (Delvin) - Falsificare un libro mastro
Lavoro di borseggio (Delvin) - Borseggiare qualcuno
Lavoro di taccheggio (Delvin) - Rubare in una città merci per un valore di 500 pezzi d'oro
Truffa (Vex) - Lasciare un oggetto particolare in un punto preciso di una casa/negozio
Rapina (Vex) - Rubare un oggetto particolare chiuso in un contenitore da scassinare da una casa/negozio
Furto con scasso (Vex) - Rubare un oggetto particolare da una casa/negozio
Razzia (Vex) - Rubare tre oggetti particolari da una casa/negozio
Imbroglio- codici dovete abilitare la console. Per farlo editate il file: "skyrim.ini" e settate "BAllowConsole" ad 1.
Quando siete in gioco utilizzate il tasto tilde o slash per aprire la console.
Codice - Effetto
TGM - God Mode (Some say it is TMG)
psb - Give all spells to player
tmm 1 - all map marked
resurrect - resurrect NPC or enemy
kill - kill NPC or enemy
unlock - Unlock door
Magie di Distruzione Più Potenti
Per moltiplicare gli effetti della magia distruzione fin dal primo livello, equipaggia Fiamma, possibilmente in entrambe le mani. Spara contro il nemico ma invece di farlo tenendo premuti i pulsanti del mouse, dando un effetto continuato alla Fiamma, fatelo cliccando e rilasciando in continuazione. I nemici moriranno molto più velocemente a causa dell'effetto continuato dell'incendio.
Rubare senza essere visti
Dentro le case, in zone con pochi NPC nelle vicinanze, sollevate (senza rubare) un coperchio o un contenitore e infilatelo sopra la testa di tutti gli NPC presenti. Poi, rubate tutto ciò che vedete intorno. Incredibilmente, gli NPC non noteranno il furto.
Il videogioco è basato sui racconti fantasy dei celebri librigame della serie "lupo solitario"
Grazie a una struttura narrativa capace di fondere il piacere della lettura con alcuni rudimenti dei giochi di ruolo, i librogame divennero un vero e proprio fenomeno editoriale, generando un successo che raggiunse il suo apice nella seconda metà degli anni ottanta. Il paradigma di questo genere letterario è sicuramente la collana Lupo Solitario, frutto della fantasia di Joe Dever, prolifico autore inglese con il quale sentiamo di avere una sorta di debito di riconoscenza. Grazie alle sue opere abbiamo passato interi pomeriggi cullati dalla fantasia, dando vita con il pensiero alle pagine di ogni volume, storie avvincenti da gustarsi tutte d'un fiato. La forza dei librogame è racchiusa in una serie di binari narrativi: attraverso le sue scelte, il lettore influenza lo svolgimento del racconto giungendo di volta in volta ad un diverso epilogo
Ebbene si ecco un immagine che ritrae un lupo mannaro nel gioco in Skyrim .
Oltre a diventare vampiri ora potremo imbatterci anche nella osannata licantropia richiesta a gran voce dei fans!!
Il gioco Dark Meadow, è tra il film il “Il labirinto del Fauno” e il recente gioco iOS Infinity Blade è finalmente disponibile in App Store.
Dark Meadow è un action-adventure ambientato in un ospedale abbandonato estremamente inquietante pieno zeppo di strane e mostruose creature.
Come già anticipato il sistema di combattimento è basato su semplici gesture e slide a schermo. Tra le caratteristiche principali di questo titolo annoveriamo la presenza di una trama davvero misteriosa e una longevità pari a sei ore di campagna.
Hawke incontra una misteriosa assassina elfica di nome Tallis, doppiata dalla talentuosa Felicia Day, e si unisce a lei per rubare un'antica reliquia ad un barone Orlesian nella sua ben custodita tenuta. Un incrocio tra Varric e Isabela, Tallis è una canaglia, che introduce un nuovo stile di combattimento per aggiungere più varietà negli scontri. Fate esperienza con le sue abilità mortali ravvicinate o rimanete più indietro e fate fuori i nemici con le sue abilità di combattimento a distanza.
Il marchio dell'assassino introduce nuovi oggetti, nuovi nemici e mostri e nuovi ambienti nuovi, dando ai giocatori l'opportunità di sperimentare un nuovo modo tattico per giocare con il ritorno del gameplay stealth. Inoltre, oltre ai nuovi ambiente e mostri, scopriremo qualcosa in più sugli Orlesiani e sui Qunari.
Il marchio dell'assassino sarà disponibile per il download su PC, Xbox 360 e Playstation 3 l'11 ottobre per 9,99 dollari o 800 punti Microsoft.
Il trailer del DLC:
Dead Rising 2: Off the Record. La trama del gioco vuole che il fotoreporter, dopo essere sopravvissuto ai fatti di Willamette, sia diventato una celebrità mediatica con il suo show dall'immensa audience, donnine poco vestite e tutto il resto. Ma la fama è una donna mutevole e capricciosa, cosicché Frank si ritrova ben presto punto e a capo, con un problema in più: infettato dagli zombie, ha la necessità di guadagnare rapidamente denaro per le giornaliere punture di farmaco Zombrex.
West decide pertanto di tentare la medesima mossa compiuta a suo tempo da Chuck: partecipare allo show Terror is Reality per raggranellare denaro cercando nel contempo di risollevare la propria immagine - insomma, qualcosa di simile a ciò che fanno di questi tempi le “star” di mezzo mondo, solo che anziché ballare con una fascinosa maestra di danza Frank deve trucidare zombie. Va da sé che le cose non andranno esattamente come previsto, e in men che non si dica il reporter si troverà ancora una volta “prigioniero” di una Fortune City invasa dai non-morti: sopravvivere per tre giorni in attesa dei soccorsi non sarebbe tanto complicato, se solo non avesse bisogno di costanti iniezioni di Zombrex, e se la sua curiosità professionale non lo portasse a indagare sulle cause della fuga.
Ritroviamo pertanto in questo “Spin off”, o capitolo extra, della saga (dopotutto non stiamo mica parlando di Dead Rising 3) elementi tratti sia dall'originale Dead Rising sia del sequel con Chuck. La vicenda si svolgerà in quel di Fortune City, più precisamente intorno al centro commerciale, con lo scheletro portante ereditato direttamente da DR2, ma il protagonista Frank West girerà ovviamente con la sua fedele macchina fotografica e potrà, tra un massacro e l'altro, effettuare i suoi scatti in modo da accumulare un po' di PP extra. Rimane infatti immutato rispetto ai predecessori il concept che prevede una progressione del protagonista in base all'esperienza accumulata, con nuove mosse o potenziamenti alla barra della vita man mano che si accumulano punti.
Se dal primo DR il gioco eredita la fotografia, dal secondo ecco tornare non solo l'ambientazione ma anche la possibilità di unire i numerosi oggetti presenti in “oggetti combo”: ancora una volta andiamo dal più semplice accostamento “mazza da baseball + scatola di chiodi = mazza chiodata” alle combinazioni più cervellotiche e assurde. Il metodo migliore per realizzare oggetti combo è quello di ottenere l'apposita carta, ma anche stavolta potrete cercare di realizzare dei progetti per conto vostro andando a tentativi: i risultati saranno meno prestanti rispetto ai progetti ufficiali, ma comunque più efficaci degli oggetti originali.
Come i capitoli precedenti, anche Off the Record presenterà una storia strutturata su missioni da attivare e terminare entro determinati limiti di tempo, “ossessionandoci” con la necessità di gettare frequentemente l'occhio all'orologio ed alla mappa in modo da individuare i percorsi più veloci in mezzo agli innumerevoli zombi. Ancora una volta sarà possibile scegliere se seguire la trama, dedicarsi alle missioni extra o fare un po' ed un po', con la possibilità di ricominciare la partita importando il personaggio potenziato da una precedente. Permane anche la possibilità di giocare in co-op con un amico, oltre alle modalità MultiPlayer competitive.
Ma la vera novità del gioco è la modalità Sandbox, in cui Frank si lancia a Fortune City col semplice scopo di... divertirsi! Niente limiti di tempo, niente necessità di Zombrex, niente personaggi a cui riferire: solo una città da esplorare zeppa di zombi da spappolare e disseminata di mini-quest sparse qua e là che vanno dal classico “uccidi più zombie possibili entro il tempo limite” a “accumula più PP possibile”, fino a corse ad ostacoli ed altro ancora. Lo scopo? Accumulare soldi e PP che ritroveremo poi a nostra disposizione nella modalità storia: una valida alternativa alla “nuova partita +” che ci permette di potenziare il personaggio senza la “frustrazione” di dover iniziare ogni volta la storia.
Dead Rising 2: Off the Record arriverà nei negozi ad Ottobre: ancora poche settimane di attesa, pertanto, e potremo dirvi in sede di recensione se il lavoro di Capcom ha la profondità necessaria per essere un degno successore dei precedenti capitoli..
(fontegamesurf.tiscali).
Legend of Grimrock guideremo, in prima persona, un manipolo di avventurieri attraverso gli antri oscuri del tipico dungeon anni ’90: mura spesse e rovinate, scenari spogli e quasi deserti e tonnellate di mostri, trappole e puzzle da risolvere. Dovremo tener conto di elementi canonici dei giochi di ruolo come equipaggiamento e abilità, ma al contempo condire il tutto con una buona dose di esplorazione. Si sa ancora molto poco delle meccaniche del gameplay, se non che le classi disponibili saranno tre (guerriero, ladro e mago) e che saranno ampiamente personalizzabili. Gli sviluppatori hanno rilasciato da qualche giorno un video gamplay di qualche minuto, che mostra a grandi linee le caratteristiche del gioco e il buon level design: personalmente il sistema di combattimento non mi ha convinto moltissimo, ma sono rimasto piacevolmente colpito dalla qualità del motore grafico (o forse è solo perché lo paragono a quello di Daggerfall…).Il gioco è previsto per Windows, Mac e iOS, sebbene non ci sia ancora una data d’uscita ufficiale. Tuttavia, considerando che i quattro sviluppatori dietro Legend of Grimrock sono ex-dipendenti di Remedy (Max Payne, Alan Wake), con tutta probabilità non lo vedremo sugli scaffali prima del 2012
E.Y.E. Divine Cybermancy? E' un ambizioso fps ruolistico in cui verremo catapultati in un mondo cibernetico piuttosto vasto e con un background ricchissimo. Così come in un gioco di ruolo, dovremo sviluppare gli attributi del nostro alterego virtuale per poter sbloccare conversazioni e ottenere quest. Chiara l'ispirazione al gameplay di Deus Ex per la possibilità di poter approcciare il combattimento in vari modi e con un vasto arsenale. Noi interpreteremo un assassino di una fratellanza che lotta per il controllo di diverse aree contro una fazione cibernetica di uomini con occhiali scuri e lunghi cappotti.
La campagna single player potrà essere giocata in cooperativa con un'altra persona o addirittura in 4, vi saranno anche missioni particolari pensate per il multiplayer da affrontare con 4 giocatori.
Bisognerà fare i conti con valori di produzione tipici di uno studio indipendente non ancora affermato, ma in una industria piena di cloni di call of duty e di fps che non vogliono rischiare, è giusto tenere sotto osservazione un gioco del genere pensato per gli appassionati. l background narrativo di E.Y.E. è sicuramente affascinante: siamo nel 2116 e la storia della Terra è incerta per via di guerre ed eventi catastrofici che la hanno quasi definitivamente affossata. I poteri psichici sono ormai accettati dall’opinione pubblica e vengono addirittura implementati nell’esercito e, parallelamente, inizia l’esplorazione spaziale, che ha come primo traguardo la nascita della prima colonia su Marte. Come tutta la fantascienza ci insegna, mettere lo zampino su questo pianeta non è mai una buona idea ed ecco che, senza rendersene conto, 2/3 della popolazione terrestre vengono decimati dalla ribellione marziana in seguito alla loro personale proclamazione di indipendenza. I restanti quattro gatti si riuniscono sotto la Federazione, un impero militarmente insufficiente e quindi supportato dalle mega corporazioni. Passano gli anni e la Federazione impiega sul campo guerrieri con poteri mentali, gli Inquisitori, che sedano definitivamente le rivolte su Marte, scaturite presumibilmente da un misterioso artefatto ritrovato chissà dove.
Ecco il trailer.
After the War è uno sparatutto vecchio stile. Per intenderci, niente coperture à la Gears of War e niente scudi auto-rigeneranti. I nemici vanno affrontati a viso aperto, o – al massimo – sfruttando i ripari estemporanei che la Kiev post-apocalittica del 2049 è in grado di offrire in misura tutto sommato copiosa. È un bene? È un male? Dipende. Se siete giocatori un po' elastici, e avete vissuto le epoche in cui non si veniva presi per mano dagli sviluppatori e accompagnati fino ai titoli di coda, After the War è in grado di regalare parecchie soddisfazioni. I nemici, scevri da tatticismi eccessivi, non si fanno grossi problemi ad affrontarci a muso duro, forti di una quasi perenne superiorità numerica e di una varietà che ci costringe a modificare sostanzialmente il modus operandi a seconda della situazione.
Sia che ci si trovi davanti ad avversari umani, sia a schifosissimi alieni, sono tre le modalità con le quali fare piazza pulita e proseguire oltre. La prima è l'uso delle armi da fuoco, visto che Rodan, il nostro protagonista, può contare su un arsenale composto da una decina di oggetti, anche se può portarne con sé solo due alla volta. Il secondo metodo di offesa, ovvero i corpo a corpo all'arma bianca attraverso l'uso di una spada, è forse quello che regala più soddisfazioni. La Lupo Solitario (questo il nome della lama) è un'arma multiforme, che all'occorrenza può dividersi in due, o diventare flessibile come una frusta. Il suo utilizzo, unito a tutta una serie di combo che vengono via via aggiunte al parco mosse di Rodan, permette di divertirsi non poco e spinge il giocatore alla sperimentazione. Infine, nel corso dell'esperienza vengono forniti quattro poteri (nominati Chiavi) che aggiungono ulteriore sale alla pietanza: nulla di eclatante, per carità, ma è quantomeno comoda la possibilità di creare un nostro clone per distrarre i nemici, nonché di avvalersi di una sorta di bullet-time, di lanciare un raggio energetico o persino un'onda urto. A tutto ciò vanno aggiunti gli scontri con i boss, che devono essere interpretati a dovere per essere sconfitti e che contemplano la presenza di sporadici Quick Time Event.
I singoli pezzi che compongono il puzzle di After the War, l'avrete capito, non sono certo la summa dell'originalità. Nonostante questo, il miscuglio funziona abbastanza bene, anche se il divertimento è sbilanciato a favore della componente corpo a corpo, mentre armi e poteri speciali fungono da piacevoli diversivi, seppur in alcune situazioni si rivelino elementi prescindibili. A spezzare un minimo l'azione intervengono alcuni semplici enigmi, che di certo non impegneranno i giocatori più di tanto, ma che necessitano comunque di un minimo di materia grigia per essere risolti. Un discorso paritetico può essere fatto parlando di level design. I “livelli corridoio” non spingono più di tanto all'esplorazione; pur tuttavia, non si percepisce quasi mai il bisogno di farlo, ma si è spinti dalla voglia di proseguire oltre per vedere dove la storia andrà a parare.
il motore grafico. After the War non è certo il miglior esempio di sontuosità visiva applicata ai videogiochi, non tanto per la poca interattività con gli scenari (che è assente anche in titoli più blasonati, come il pur ottimo RAGE), quanto per la poca varietà degli elementi visivi. Durante la quindicina di ore necessarie per arrivare in fondo, difatti, è raro stupirsi di fronte agli scenari proposti, anche se l'odore post-apocalittico è comunque sempre percepibile e garantisce in buona parte delle occasioni la giusta atmosfera. After the War, come da tradizione FX Interactive, è stato totalmente tradotto e doppiato in lingua italiana, con una resa più che buona di testi e voci. Il doppiaggio, in particolare, ha il pregio di coinvolgere il giocatore in misura nettamente maggiore di quanto è successo anche recentemente con titoli ben più blasonati di questo.
(fonte gamesvillage)
Codici e trucchi:
Invulnerabilitá
Nel Livello 1
Alt + L + B
Nel Livello 2
Alt + L + M
Livello 2: codice 101069
Pro Evolution Soccer 2012 è spiazzante, perché la rinnovata fisica della palla è completamente rivista da quella di dodici mesi fa.
Gli appassionati possono esultare perché la sfera non è più attaccata letteralmente ai piedi del calciatore che ne è in possesso, come purtroppo accadeva negli ultimi anni. Al contrario, questa volta ha fisica e volere proprio, e mantenerne il controllo ed il possesso non è più semplice come può inizialmente sembrare. Uno scatto troppo profondo, uno stop eccessivamente accentuato, un dribbling forzato e mille altre variabili possono far perdere facilmente il pallone, favorendo dunque il recupero degli avversari. C'è da dire in questo senso che tale piccola rivoluzione cambia totalmente i volti e lo svolgimento delle partite: che si stia pareggiando 0-0 o vincendo 6-1, le sensazioni di appagamento e divertimento sono tali come nei bei tempi andati, e nel corso dei 90 minuti simulati difficilmente si cadrà nella noia.
La nuova fisica viene supportata peraltro da una intelligenza artificiale per i giocatori in campo (almeno gli avversari) finalmente rinnovata, realistica nei movimenti sia offensivi che difensivi, anche se forse in quest'ultimo si registra ancora qualche pecca, soprattutto per quanto riguarda le chiusure degli spazi alla squadra avversaria. Lo stesso purtroppo non si può dire per i portieri, che sembrano addirittura timorosi nel prendere il pallone, tanto da rendersi protagonisti di papere inenarrabili. Un difetto che Konami promette di risolvere con una patch proprio per il giorno d'uscita. Per questo ci si riserva un eventuale aggiornamento di valutazione se le cose dovessero realmente migliorare.
Ad aggiungere sale ad un piatto che è già di per sé abbastanza ricco è una novità assoluta per la saga che, attraverso il secondo analogico, permette di controllare un altro calciatore durante l'impostazione di gioco. In pratica, questa è utilizzabile durante le fasi d'azione, spingendo l'atleta prescelto ad un maggiore movimento in profondità; oppure sovviene utile nei calci da fermo, prendendo questa volta letteralmente il controllo di un secondo giocatore per guidarlo nei movimenti e tentare di anticipare l'avversario, sugli sviluppi di un calcio di punizione o d'angolo.
Tutto questo permette di dare vita a fraseggi maggiormente realistici e coinvolgenti, meno affidati al caso e più naturale conseguenza di quanto fatto in campo. Tuttavia, c'è ancora qualche difetto strutturale, ereditato da un motore di gioco che non è mai riuscito a decollare in questi anni, rappresentando il vero tallone d'Achille delle ultime produzioni Pro Evolution Soccer.
Innanzitutto le movenze dei giocatori paiono a volte mal adattarsi alla fisica del pallone: il controllo a 360 gradi è meno incisivo che in FIFA e questo crea qualche problema nelle situazioni di gioco più strette, in cui il tempismo dovrebbe farla da padrone. I dribbling continuano inoltre ad essere eccessivamente portati a favore dei calciatori più abili. Non che sia errato, anzi, ma la differenza tra Messi e un giocatore qualunque, per fare un esempio, è talmente ampia da sfavorire in maniera troppo sbilanciata gli avversari del talento del Barcellona.
La CPU, se è abbastanza reattiva per i giocatori avversari, ancora delude un po' per i compagni di squadra, che a volte mancano di concretizzare azioni ad evoluzione rapida, come scambi uno-due o verticalizzazioni improvvise, concluse con successo più per sbavature della difesa che per reali qualità espresse dal reparto offensivo. Deludono inoltre in parte i contrasti, e come questi vengano valutati dagli arbitri. Scontri apparentemente innocui vengono infatti considerati fallosi dai direttori di gara, spezzando molte volte eccessivamente il ritmo di gioco.
L'impressione continua giocando a PES 2012 è quella di trovarsi di fronte sì, ad un gioco che sa certamente divertire ed intrattenere l'utente, ma al contempo davanti ad un cantiere palesemente aperto, cui miglioramenti sono ancora in fase di evoluzione, anche concettualmente nella menti degli sviluppatori, e confermando che ci vorrà ancora qualche anno, perlomeno un paio, prima di poter vedere Pro Evolution Soccer tornare a diventare un avversario pericoloso per FIFA. E magari chi lo sa, riconquistare il trono del genere, ad oggi improbabile.
Per quanto concerne invece le modalità presenti, Pro Evolution Soccer 2012 dimostra forse di essere ancora il migliore. Quelle principali, Diventa un Mito eMaster League, sono state messe insieme in una sorta di Football Life, un nome che meglio esprime il concetto delle novità introdotte in entrambe. Gli sviluppatori giapponesi hanno infatti puntato parecchio su tutti gli aspetti riguardanti ciò che accade fuori dal campo. Dunque, che si decida di essere l'allenatore o una promettente stella del calcio futuro, bisognerà saper gestire i rapporti con dirigenza (la quale assegnerà persino degli obiettivi stagionali e per partita, alcuni particolari), squadra, tifosi e naturalmente stampa. In quest'ultimo caso tuttavia non sarà possibile interagire direttamente, nel senso che le conferenze stampa hanno cut-scene già predefinite, ma nel complesso tutto è molto più realistico e coinvolgente, e se si mettono nel mezzo anche licenze importanti come quelle di Champions League, Europa League, Copa Libertadores e Supercoppa UEFA, ricostruite nella struttura alla perfezione. Allora si capisce che quando si tratta di entrare nel dettaglio, il PES Team ha ancora una marcia in più rispetto a EA Sports.
Da questa parte delude però parecchio come, ancora una volta, le rose siano aggiornate soltanto al 31 luglio 2011. Sebbene Konami abbia promesso l'arrivo di un DLC a giorni che risolverà la cosa, è inammissibile che un titolo venduto a prezzo pieno debba presentarsi con una mancanza di questo tipo, perché Eto'o ancora all'Inter o addirittura Pastore in forza al Palermo, non sono dimenticanze che dagli appassionati vengono digerite facilmente, specie se si considera che la concorrenza non ha problemi di questo tipo. Considerato poi che il DLC sì ci sarà, ma anche che la percentuale di utenti che non possono collegare la console online non è bassissima, si capisce che forse sarebbe meglio evitare cose simili con Pro Evolution Soccer 2013, anche perché l'aggiornamento delle rose è direttamente correlato alle statistiche dei calciatori, che non sono per forza di cose aggiornate al loro reale valore, e alcune persino sballate.
Per chiudere il discorso sulle modalità di gioco, si può ancora una volta affrontare la Champions League o la Copa Libertadores singolarmente, così da poter assaporare il fascino delle grandi competizioni immediatamente, e svolgere anche delle amichevoli con la musica della Champions in sottofondo. Da segnalare l'ottima modalità allenamento, che permette di affrontare sfide studiate non solo per ottenere punti così da poter sbloccare materiale extra, ma anche per imparare al meglio come giocare per poi mettere in pratica quanto appreso sui reali campi da gioco.
Konami ha comunque dimostrato già lo scorso anno di voler puntare fortemente sull'online. Pro Evolution Soccer 2011 in questo senso aveva lanciato novità molto importanti dal punto di vista delle modalità presenti, soprattutto attraverso l'esportazione nelle vaste lande di Xbox Live e PlayStation Network della Master League, con tutte le funzioni di quella che i giocatori hanno imparato a conoscere ed apprezzare nel corso degli anni. Con PES 2012, Konami ha ulteriormente potenziato questa modalità, introducendo la possibilità di poter modificare letteralmente gli stili di gioco, così da poterli adattare meglio alle caratteristiche dei singoli. Inoltre, sempre per quanto concerne i calciatori, sono presenti adesso i contratti a tempo, così da poter rendere più profonda anche la gestione economica del club.
Potenziata anche la modalità Comunità, che permette ora di creare gruppi al massimo da 100 persone, le quali potranno sfidarsi tra loro e comunicare attraverso apposite bullettin board. Inoltre, è stata confermata la possibilità di poter affrontare match a gruppi di otto, funzionante ma lontana ancora dall'11 vs. 11 che permette invece la concorrenza. Sono state adottate peraltro misure più severe per i cosiddetti quitter, ossia coloro che abbandonano all'improvviso una partita per evitare magari la sconfitta.
Per ultima, arriva l'integrazione con Facebook attraverso l'inedito servizio myPES, che entra in beta proprio oggi per poi debuttare in maniera definitiva nel mese di ottobre. Grazie a myPES, i giocatori potranno condividere i propri risultati direttamente sul social network, e sfidare gli amici registrati in maniera immediata. Tutti piccoli accorgimenti quelli elencati, che contribuiscono a migliorare di parecchio un comparto già lo scorso anno molto importante. Konami certo comprende quanto sia importante il gaming online in questa generazione e per questo prova ad adattare al meglio la sua simulazione calcistica. Riuscendoci peraltro.
La lunga recensione si conclude con un'analisi sul motore grafico. Visivamente, PES 2012 riesce a restituire un aspetto forse più realistico del concorrente, merito di un utilizzo più azzeccato dei vari colori, con la giusta gradazione e non quindi troppo accesi come accade in FIFA. La verisimiglianza dei giocatori più importanti è inoltre impressionante, con una cura nei particolari nella realizzazione dei volti incredibile. Il tutto è coadiuvato da un impianto di illuminazione realistico e convincente, anche se lo stesso non si può ancora purtroppo dire delle animazioni, singolarmente ben fatte, ma talvolta fin troppo slegate tra loro, dando vita ad un movimento meccanico non propriamente simile alle movenze umane. Interessante la cura nel dettaglio a bordo campo, con la presenza di panchine, allenatori, steward in movimento e persino qualche dirigente tanto per rendere più realistiche le situazioni.
Delude invece ancora una volta il comparto sonoro. Seppur la campionatura delle battute sia molto varia, la telecronaca affidata alla nuova coppia Pierluigi Pardo e Luigi Marchegiani non convince, a causa soprattutto di commenti solitamente un po' innaturali, insieme a momenti di silenzio improvvisi, rotti poi sullo svolgimento di un'azione pericolosa. Sufficiente l'effettistica generale degli stadi, ma sorprende in negativo scoprire che la maggior parte dei cori siano ancora riciclati dagli episodi della scorsa generazione.
In sintesi, il problema vero di Pro Evolution Soccer è che ogni anno procede a piccoli passi come se fosse la serie di riferimento, quando invece chi domina ad ogni edizione praticamente rivoluziona in meglio mezza struttura di gioco. PES 2012 è certamente il miglior episodio della saga da quando sono uscite le console in alta definizione. Riesce a divertire come faceva su PlayStation 2, ma i limiti di una struttura tecnica ereditata dalla precedente generazione sono evidenti e tranciano di netto la qualità complessiva. Pro Evolution Soccer è l'immagine riflessa dell'industria giapponese attuale: povera di idee e incapace di tenere testa tecnologicamente ad un occidente sempre più in forma. Pro Evolution Soccer 2012 è consigliato comunque senza riserve agli amanti della serie; chi cerca invece qualcosa di più, probabilmente rivolgerà le proprie attenzioni verso la concorrenza.
Trucco per Rage
Un metodo semplice per guadagnare molti punti esperienza....è quello di finire un livello e continuare a starci (non selezionare "victory" ma "continue"), avendo però inserito come opzioni autocast al massimo e che venga lanciato sia su alleati che neutrali. Ora si mettono vicini i personaggi, si impostare la velocità al massimo e si può uscire a fare compere. Al ritorno si troveranno i maghi del gruppo (per avere risultati il proprio personaggio deve essere un mago fornito di magie di protezione e magari aver già affrontato la missione in cui è fornita Dina) notevolmente potenziati.
[update #1]
Per abilitare i cheat, bisogna prima di tutto premere INVIO, digitare #CHICKEN, premere INVIO di nuovo: a questo punto inserite i seguenti codici per ottenere l'effetto desiderato.
#modify self +god - God Mode
#modify army +god - God mode
#create gold - Oro
#killall - Uccide tutti le unità nemiche
#pickup all - Raccoglie tutte le sacche
#show map - Mostra l'intera mappa
#hide map - Nasconde la mappa
#victory - Vince il round
In una piccola isola di Oak nel sud della regione della Nuova Scozia in Canada ha dormito per millenni un mistero secolare che potrebbe essere scoperto in ogni momento da chiunque. Un sistema brillantemente e sapientemente pianificato di gallerie e pozzi, che ha stuzzicato per più di duecento anni la fantasia di avventurieri e cacciatori di tesori. Forse i pirati del diciassettesimo secolo venivano qui per seppellire i loro bottini? Oppure l'isola venne utilizzata come nascondiglio dei loro bottini di guerra dagli inglesi? O è nascosto qui il manoscritto segreto di Francis Bacon, che dimostra che William Shakespeare scrisse uno dei suoi stessi romanzi? Il fatto è che il nascondiglio è stato costruito 500 anni fa ed è molto più antico di quanto non fosse stato a lungo creduto. Ma chi era poi in grado di realizzare un tale capolavoro strutturale? E, soprattutto, perché l’artefice sconosciuto di tutto ciò ha ritenuto così importante la costruzione di un tale complesso architettonico da doverlo nascondere? Il capo misterioso di una potente società segreta chiamata Omega ha incaricato il team di ricerca Columbus 4 di andare ad indagare su questo mistero. Inizierà così per i membri della spedizione una pericolosa avventura, ricca di enigmi e sfide che li porterà, alla fine, ad una sconvolgente scoperta.
Ebbene si Dracula è sopravvissuto all'ultimo incontro con il professor Abraham Van Helsing, ma ora è intenzionato a lottare per recuperare tutti i suoi poteri. In questo episodio impersoneremo il Principe delle Tenebre, lottando contro antiche pene e per la sopravvivenza contro la concorrenza di uno spietato rivale. Venezia, Parigi, Londra, saranno i luoghi in cui si svolgerà questa nuova appassionante avventura dove il caldo sangue sarà il nostro migliore amico...
Un filmato per il titolo di azione a tinte horror di Nicolas Games Afterfall: Insanity in cui possiamo vedere ambientazioni interne, il sistema di combattimento e pericolosissimi mutanti, mercenari e altre minacce che affronteremo nel corso dell'avventura.
La casa Ubisoft ha annunciato oggi che grazie alla partnership con Sony, che ha già permesso l’esclusiva per PS3 della beta di Assassin’s Creed: Revelations, coloro che si affretteranno ad acquistare una copia del titolo, troveranno nel Blu-ray anche il primo capitolo della fortunata serie, iniziata nel 2007. Un’ottima occasione quindi per chi non ci ha mai giocato, step necessario anche per conoscere meglio Altair, la cui storia si intreccerà con quella di Ezio Auditore proprio in Revelations. Segue il comunicato ufficiale.
LA VERSIONE PLAYSTATION®3 DI ASSASSIN’S CREED® REVELATIONS INCLUDERÀ ANCHE IL PRIMO ASSASSIN’S CREED®
Milano, 20 settembre 2011 – Ubisoft annuncia una partnership speciale con Sony Computer Entertainment per offrire ai possessori della versione PlayStation®3 di Assassin’s Creed Revelations l’opportunità di rivivere le origini della saga di Assassin’s Creed.
In Assassin’s Creed Revelations, il leggendario assassino Ezio Auditore ripercorre i passi del suo mentore, Altaïr Ibn-La’Ahad. Anche i giocatori avranno l’opportunità di tornare alle origini della saga: la versione PlayStation®3 di Assassin’s Creed Revelations includerà infatti una copia del primo Assassin’s Creed.
Assassin’s Creed® Revelations sarà disponibile dal 15 novembre 2011.
gioco di azione e avventura horror per pc creato dalla Dark Energy Digital. Si tratta di un survival horror che prosegue la storia narrata nel precedente Hydrophobia. Rispetto al titolo che lo ha preceduto non solo è stata migliorata la grafica, ma anche i meccanismi del gameplay.
Qui sopra vi abbiamo mostrato un'immagine di Hydrophobia Prophecy, mentre qui sotto vi facciamo vedere il video con il trailer di questo gioco per pc:
na interessante produzione indie che, a scapito di un budget basso, sa come catturare attenzione e consensi positivi in chi lo gioca. Che il mercato dei titoli indie sia in continua crescita non lo scopriamo oggi, eppure ogni mese vengono fuori vere e proprie perle, capaci di divertire ed entusiasmare con poco. Sviluppato da Alientrap Games e venduto a meno di dieci euro su Steam, Capsized si è rivelato un prodotto solido ed accattivante. Vediamone assieme i particolari.
Due coraggiosi avventurieri sfidano i grandi colossi del settore
Prima di iniziare a descrivere il gioco, ci sembra giusto far notare che dietro ad una cosi buona produzione c'è il lavoro denso e sicuramente molto lungo di soli due uomini: Jesse McGibney e Lee Vermeulen. Il primo abile illustratore, il secondo programmatore. Non è facile riuscire a costruire un'opera di questa portata con budget bassi e come team indipendenti, tanto più riscuotere un successo cosi buono in un mercato che non lascia scampo a nessuna sorta d'errore (almeno nella maggioranza dei casi). Capita così di ritrovarsi una nuova uscita su Steam, di provare la demo e di innamorarsi di un prodotto che fino a qualche istante prima non si conosceva e di cui non si sapeva, magari, nemmeno l'esistenza.
Capsized rientra nel genere platform bidimensionale e non ha certo la pretesa di incollare allo schermo i giocatori per la sua maestosa trama; è un titolo sostanzialmente semplice ma ben concepito. Nei panni di un'astronauta atterrato su uno strano pianeta a causa della rottura della navicella, dobbiamo esplorare le location per cercare una soluzione ai nostri problemi, facendo però attenzione alla miriade di creature presenti. Il primo livello, in realtà un tutorial vero e proprio, fa ben capire come muoversi ed agire per non fare una brutta fine ed è tutto molto intuitivo: tramite cursore del mouse e pressione del tasto sinistro si fa fuoco, con lo scroll si cambiano le armi raccolte e con il tasto 'maiuscolo' si attiva un raggio magnetico in grado di afferrare oggetti e spostarli a nostro piacimento.
Peccato che la co-op sia soltanto offline
Riguardo gli armamenti possiamo dire che la potenza e l'adattabilità alle situazioni è diversa per ognuno di essi, evidenziando un lavoro certosino sotto questo punto di vista e consentendo di portare a termine l'avventura con diversi metodi ed approcci. La scelta su come affrontare e cosa raccogliere nei dodici stage previsti è soltanto nostra, ma va detto che la serie di oggetti sparsi per le location (cure medicinali, proiettili, armi speciali, carburante per il jetpack ed altro) aiutano moltissimo, soprattutto nei momenti in cui c'è da affrontare nemici piuttosto forti o una miriade di piccoli e tenaci nemici. E' anche vero però che la ricerca degli upgrade o di nuove armi è fortemente agevolata dal gameplay vista la presenza di jetpack (in due versioni addirittura) e del raggio magnetico che, per l'occasione, si dimostra utile quanto un rampino.
E' però l'attenzione durante l'esplorazione la prima regola da seguire: pericolosi e veloci nemici volanti, strane tribù in cerca di prede, piante velenose, trappole piene di gas nocivi e avversari speciali che sanciscono la fine del livello, risultano letali in molti dei casi (almeno se si affronta l'avventura in difficoltà massima) e diventa importante pianificare e muoversi al meglio tra le varie piattaforme. Oltre alla storia principale, Capsized offre anche una interessante modalità Arcade piena di varianti e una modalità in cooperazione, purtroppo solo offline.
Un gran lavoro artistico
Se dal punto di vista sonoro gli effetti e le musiche d'accompagnamento rendono giustizia in ottimo modo, dal punto di vista grafico con Capsized si è compiuta un'opera di grandissimo valore. Artisticamente, il titolo di Alientrap Games, mostra tutte le sue qualità, facendo impallidire la maggior parte delle produzioni in digital delivery di grandi aziende. Pian piano lo strano mondo in cui veniamo catapultati aumenta in definizione e particolari, colori e sfondi, creando un mix esplosivo e raffinato che, uniti ad un gameplay veloce ed immediato, convertono le fasi di gioco in puro divertimento. Addirittura si è giocato con l'effetto notte (avremo una torcia apposita in dotazione), ma in generale l'impianto scenografico risulta sublime in ogni pixel quadrato!
In chiusura, Capsized si è dimostrato un prodotto valido che è riuscito a raggiungere lo scopo che ogni titolo indie si prefigge: far divertire con poco e far morire d'invidia le grandi software house che troppo spesso falliscono nel rilascio di titoli in formato digitale.(fonte vgnetwork).
Giocoi di ruolo con una buona dose di azione. È con un pizzico di curiosità che ci siamo accostati a Brink, dunque, attratti soprattutto dall'esclusivo stile grafico e dal pedigree della casa di produzione, al contempo stimolati dalla formula di gioco. Brink, infatti, è uno sparatutto esplicitamente votato al multiplayer, pensato per portare una ventata d'aria fresca nel panorama degli FPS, grazie all'introduzione di dinamiche di movimento intrise di elementi provenienti dal parkour. Questo è l'obiettivo che il team di sviluppo si è preposto. Vediamo insieme se Splash Damage, sotto l'egida Bethesda, è riuscita nell'intento.
La trama di Brink vi proietterà su di una futuristica città fluttuante, separata in due zone da un muro di demarcazione che identifica altrettante aree metropolitane, alle quali appartengono le due fazioni avversarie con cui schierarsi. Il nome di questa gigantesca struttura alla deriva è The Ark, una volta ancorata nei pressi della terraferma, ma ormai da oltre vent'anni rifugio marittimo dell'umanità. All'inizio dell'avventura vi verrà chiesto proprio di decidere una fazione alla quale fornire il vostro supporto armato. Una scelta forte, che avrebbe potuto rivelarsi anche vincente, ma che viene ben presto vanificata dalla possibilità di passare da un gruppo all'altro proprio in fase di caratterizzazione del personaggio.
A proposito di caratterizzazione, l'editor del proprio alter ego è molto completo e lascia intuire fin da subito che uno degli incentivi maggiori nel giocare Brink sarà proprio quello di sbloccare i punti esperienza necessari per ottenere tutte le personalizzazioni disponibili. La customizzazione del proprio combattente (se ne possono creare un massimo di dieci), infatti, si rivelerà sempre più complessa man mano che guadagnerete esperienza sul campo di battaglia, sbloccando oltre 50 skill da combinare fra loro per, ottenere un guerriero unico non solo nell'aspetto, ma anche nelle abilità. Fermo restando che il massimo livello raggiungibile è il ventesimo.
Oltre alla possibilità di creare personaggi esteticamente unici, mixando una vasta gamma di varianti di abbigliamento, tatuaggi, tipologie di volto e colorazioni, in Brink sono previste anche diverse classi, per l'esattezza quattro (Medico, Soldato, Agente e Tecnico) e tre tipologie di corporatura (Imponente, Media e Agile). Il grande problema, di cui vi abbiamo fatto intuire qualcosa parlando della scelta della fazione, risiede nella costante aleatorietà delle vostre decisioni. Se pensate di scegliere una strada e specializzarvi nell'uso di specifiche abilità, allora siete completamente fuori strada: in Brink, anzi, dovrete perfino cambiare classe in-game per portare a termine una determinata missione. Una scelta che rende l'esperienza complessiva di gioco leggermente confusionaria.
L'unica cosa che realmente brilla nel gameplay di Brink è il sistema di spostamento denominato SMART(acronimo di Smooth Movement Across Random Terrain), che vi consentirà di eseguire movimenti spettacolari in giro per i livelli di gioco. Le tre diverse tipologie di fisico influenzano la velocità negli spostamenti, la possibilità di imbracciare determinate armi e di eseguire passaggi particolari. Una cosa che anche il tutorial iniziale tende a precisare è che in Brink è fondamentale spostarsi costantemente, più che sparare. Non possiamo che confermare questa affermazione, aggiungendo che anche la collaborazione con altri giocatori in carne e ossa è essenziale per trarre il meglio dall'esperienza di gioco.
La modalità Campagna è suddivisa in due parti, come prevedibile, e vi svelerà la storia dal punto di vista di entrambe le fazioni: una impegnata a fuggire da The Ark, l'altra intenta a proteggere la città galleggiante e ad imporre l'ordine. L'intera esperienza può essere affrontata in singolo, sfruttando le routine di Intelligenza Artificiale che controllano i Bot, ma non vi sarà mai nulla a che fare con sessioni di gioco aperte, in cui intervengono compagni di squadra umani (fino a sedici giocatori, otto contro otto). I livelli di gioco sono otto e, in base alla fazione di appartenenza, gli obiettivi variano leggermente. Sebbene il level design sia ottimamente realizzato, Brink tende a risultare presto ripetitivo a causa di missioni fin troppo monotone, complice anche il fatto che, nonostante la varietà dei percorsi praticabili, la dislocazione di questi è sempre la medesima.
Graficamente Brink oscilla fra l'assoluta eccellenza e l'anonimato. Il design dei personaggi è incredibile, così come la caratterizzazione dei volti. Elementi che spiccano al primo impatto con il gioco, durante la fase iniziale di creazione del proprio alter ego, ma che si perdono in un mondo di gioco che soffre di alcuni inspiegabili problemi. Il motore grafico idTech 4, opportunamente modificato per l'occasione, non sembra eccellere nella gestione delle texture, che paiono soffrire talvolta di evidenti problemi di caricamento. Le animazioni non sono esaltanti, così come il livello generale di dettaglio che cozza con l'ottima caratterizzazione caricaturale dei personaggi.
gli sviluppatori di Volition hanno inciampato. Red Faction: Armageddon rivoluziona la struttura del precedente capitolo ( Guerrilla, anno 2009) grazie all'abbandono del free roaming, a un'azione più serrata e ad avversari capaci di arrampicarsi sulle pareti, con tutto quel che segue in termini tattici. A prima vista sono novità interessanti, ma allora cosa smorza gli entusiasmi?
La prima avvisaglia negativa arriva presto. Immagina la situazione: intravedi un paio di avversari umani poco distanti. Sono accanto a una copertura e potrebbero difendersi alla grande. Invece spari il primo colpo e loro escono allo scoperto, spari il secondo e si spostano quanto basta per avvicinarsi a un bidone esplosivo. Così, giusto per morire in modo più spettacolare grazie al colpo numero tre.
Inutile sperare nel prosieguo dell'avventura: nemmeno i mostri brillano per acume. Perlomeno, tutti i nemici sparano tanto, mirano bene e attaccano a testa bassa, così da non renderti la vita troppo semplice. Però questo non basta a far decollare la svolta action di Armageddon.
È un peccato, perché i ragazzi di Volition hanno introdotto un paio di trovate davvero interessanti. La prima è la pistola magnetica, che consente di scaraventare oggetti e avversari in giro per lo schermo: è uno spasso usarla se nei dintorni ci sono tanti edifici distruttibili (e gli edifici distruttibili sono il marchio di fabbrica di Red Faction). E poi c'è la Nano Forge, che consente di ricostruire le strutture fatte a pezzi, ad esempio per procurarti un riparo d'emergenza o aggiustare il ponte che ti serve come via di fuga. Sulla carta i due gingilli offrono interessanti potenzialità tattiche, che però restano in buona parte inespresse anche per colpa di un level design ripetitivo e poco ispirato, soprattutto nelle prime ore di gioco.
Armageddon poteva essere molto più di quel che offre. Vale la pena di farci un giro se hai voglia d'un po' di azione frenetica e senza tanti fronzoli, ma sul mercato ci sono concorrenti più stimolanti.
DiRT 3 per Xbox 360, Ps3 e PC. Per enfatizzare ulteriormente l'importanza di questo lancio, Codemasters ha rilasciato un video di gameplay per DiRT 3, che sottolinea la quantità dei contenuti presenti nell'ultimo capitolo dell'apprezzata serie. Il video, che mostra le modalità di gioco Showcasing Rally, Rallycross e Gymkhana, le condizioni meteorologiche, compresa la novità della neve, le spettacolari corse notturne e alcune stupende location.
LA Adhesive ha rilasciato un nuovo teaser trailer per Hawken, nuovo titolo multiplayer in arrivo dalla compagnia statunitense, in arrivo su PC, PSN e XBL a fine anno. Il trailer è disponibile di seguito, buona visione!
L a casaValve ha annunciato ufficialmente di essere al lavoro su un nuovo capitolo della famosa serie di Counter Strike, secondo quanto è emerso da ESEA news il titolo scelto dalla nota compagnia è Global Offensive.
«Counter-Strike ha riscosso successo nell’agosto del 1999 è diventato il gioco d’azione più giocato su PC in tutto il mondo. Sono trascorsi ben 12 anni ed è ancora oggi uno dei titoli più giocati, tanto che possiamo definirlo la punta di diamante di tornei competitivi, con oltre 25 milioni di copie in tutto il mondo.
La casa Square-Enix ha annunciato che l’attesissimo action RPG Final Fantasy Type-0 debutterà sul mercato nipponico con un leggero ritardo rispetto alla data precedentemente stabilita.
Il gioco per PSP, dopo un lunghissimo periodo di gestazione, sarebbe dovuto venire alla luce nella terra d’origine il prossimo 13 ottobre, ma ora il lieto evento è stato posticipato al 27 dello stesso mese.
Si tratta della medesima sorte accorsa alla colonna sonora ufficiale del titolo, il cui lancio, rinviato di due settimane, è ora previsto per il 26 di ottobre, ovvero un giorno prima di quello stabilito per il gioco.
La holding nipponica ha sottolineato che pur essendo di breve durata, questo lasso di tempo sarà usato per il perfezionamento della produzione ruolistica; intanto per quanto concerne la disponibilità del titolo sul mercato europeo ancora tutto tace.
Come tutti i numerosi capitoli che hanno negli anni appassionati tantissimi videogiocatori, anche questo nuovo episodio è molto atteso dal pubblico, che fin dal suo esordio, nel lontano 1987, ha saputo conquistare un posto importante nella classifica dei titoli più venduti.
Avete perso il treno?No, tranquilli. La Valve ha confermato la volontà di portare avanti altri tornei internazionali firmati Gamescom, di cui ancora non sono state fissate le date. Ma a quanto sembra, non ci si fermerà solo a questo torneo, in quanto ci sono varie contrattazioni per altri eventi del genere per offrire Dota 2 durate la fase beta. Ad essere precisi, oltre alla cospicua somma accumulata, il Team Na’Vi porterà a casetta un po’ di hardware firmato NVIDIA, che tra l’altro aveva messo a disposizione i propri prodotti durante l’evento.
Pubblicato in italia da FX e prodotto da Haemimont Games, creatori di Tzar, Imperivm e Tropico 3 arriva a riscaldare l'estate su PC, Il Primo Templare, un’avventura con cospirazioni, segreti centenari e pergamene nascoste che ci condurranno alla reliquia più cercata di tutti i tempi... una missioncina da poco insomma!
" The First Templar è un gioco che può piacere o stancare dopo le prime tre ore di vissuto per via di un gameplay bilanciato abbastanza bene ma chiuso in se stesso: alla fine si deve liberare delle zone gioco, affrontare qualche puzzle semplicissimo, trovare qualche oggetto nascosto e ricominciare tutto da capo. La linearità del titolo è assolutamente visibile fin dalla prima oretta di gioco e la parte grafica non aiuta nemmeno a innalzarlo dalla massa. Detto questo, sappiate che la storia alla base del gioco è affascinante e ricca di colpi di scena, sia che si affrontino Saraceni che le truppe di Re Filippo IV, l’esplorazione benché blanda, lascia sempre abbastanza soddisfatti e le vicende per la ricerca del Santo Graal non annoiano di certo. [Games.it]"
Il titolo può essere ricondotto nell'ambito degli hack'n'slash o per dirla in un altro modo degli action - RPG alla Diablo (anche se la visuale dell'inquadratura è differente).
Titolo disponibile su pc al prezzo modico di € 19.95
Il titolo "Blades of Time" è un gioco d’azione distribuito da Konami e sviluppato da Gaijin Entertainment, si tratta infatti del seguito di X-Blades, titolo realizzato dal medesimo studio.
Vestiremo quindi ancora una volta i panni della cacciatrice di tesori Ayumi, modellata ora con un design meno cartoonesco rispetto a quello del capitolo precedente, e con una nuova abilità.
L’eroina, infatti, oltre a sconfiggere i nemici con un’arma a metà tra un fucile e una spada, nel titolo in questione potrà anche riavvolgere il tempo.
Blades of Time dovrebbe uscire nelle versioni PS3 e Xbox360 durante il primo quarto del 2012.
Snowberry Connection ha annunciato oggi Masters Of The Broken World, un RPG strategico a turni non lineare in arrivo prossimamente su Personal Computer. Il titolo è realizzato da un solo sviluppatore, il russo Alexey Bokulev. Il suo lavoro, combinato con Unicorn Games Studio, ha portato alla luce questo titolo che ci vedrà coinvolti in una lotta tra il bene ed il male, e dove le nostre decisioni influenzeranno in modo decisivo il corso degli eventi. Masters Of The Broken World sarà presentato ufficialmente alla Gamescom 2011
La casa Vigil Games fornisce nuovi dettagli a proposito del suo nuovo lavoro : innanzitutto la versione per WII U sarà un porting diretto da X360-PS3, quindi non ci sarà nessun enhancment grafico, ma solo un riadattamento per i controlli della nuova console Nintendo. Inoltre il team ci mostra la versione estesa, e sottotitolata in italiano, del trailer d’annuncio, che potete trovare qui di seguito, anche in alta definizione:
Le novità di questo sequel sono principalmente la presenza di un nuovo protagonista, chiamato Morte, che rispetto a Guerra avrà un aresenale di armi e mosse più ampio, con varie missioni secondarie nel corso delle quali potremo raccogliere oggetti e potenziamenti per le sue letali armi.
Uscita :2012 su pc e console
La casa Sony Computer Entertainment Europe (SCEE) ha appena annunciato l’uscita di Starhawk in uscita in esclusiva per PlayStation nel 2012. Sviluppato da Light Box Interactive, in collaborazione con Sony Computer Entertainment Worldwide Studios di Santa Monica, Starhawk è in sostanza uno sparatutto in terza persona, ambientato in una movimentata frontiera spaziale.
Il gioco offre sia una modalità single player che una modalità multiplayer. Ecco il video di presentazione.
Riportiamo per intero il comunicato ufficiale:
L’universo di Starhawk è ambientato in un futuro lontano, ai confini dello spazio. Protagoniste due fazioni: i Rifters, una colonia umana, e gli Outcast, una feroce specie di umani mutati in mostri psicotici dall’energia Rift, una pericolosa risorsa per la quale entrambe le fazioni si scontrano. Il giocatore veste i panni di Emmett Graves, un mercenario bandito dalla società a causa della sua esposizione all’energia Rift, che lo ha mutato parzialmente, seppur mantenendone l’umanità. Nel ruolo di Graves il giocatore viene riportato a White Sands, l’insediamento d’origine del protagonista sul pianeta Dust, dove si trova ad affrontare un misterioso fuorilegge e la sua banda di guerrieri Rifters. Nel corso della missione si rende conto che questa significa per lui molto più di quanto possa immaginare: la sua famiglia è coinvolta nello scontro tra Outcast e Rifters e, per questo motivo, deve decidere se schierarsi dalla parte dei suoi affetti o di coloro che ha giurato di proteggere.
Starhawk riserva un vasto arsenale e molteplici veicoli per combattimenti dal ritmo incalzante, combinati con intensi scontri a bordo di potenti mezzi, sia terrestri sia aerei. L’innovativo sistema di gioco Build & Battle permette di alterare l’azione sullo schermo, con la possibilità di modificare all’istante la dinamica del campo di battaglia grazie ad un’ampia selezione di strutture base a disposizione. Grazie alla semplice pressione di un tasto si possono erigere edifici, schierare veicoli o armi per portare a termine obiettivi in modo strategico e sconfiggere i nemici. La straordinaria potenza del sistema PS3 rende possibile sia le incredibili opzioni di personalizzazione istantanea di Build & Battle, sia le incredibili dinamiche che si traducono in molteplici modalità di gioco.
Facendo ricorso a tecnologie visive all’avanguardia, il team di sviluppo ha fatto numerosi sforzi per offrire ai giocatori la sensazione di realtà, come quella di trovarsi in un campo di battaglia ricco di personaggi e ambienti pulsanti grazie anche agli effetti dinamici delle luci. Starhawk vanta inoltre un’imponente modalità online, in cui gli utenti possono sfidarsi testa a testa in epici scontri fra 32 giocatori, missioni cooperative online e offline fino a un massimo di quattro giocatori, e modalità di gioco multigiocatore e cooperative su schermo condiviso, che prevedono scontri con innumerevoli nemici. E’ inoltre presente un’importante modalità Storia per giocatore singolo, arricchita da diverse missioni ambientate in altrettanti spazi interstellari.
Starhawk sfrutta una ricca gamma di funzioni della community online, che consentono ai giocatori di restare costantemente sintonizzati: tornei, classifiche, supporto ai clan con elenco di amici aggiuntivo e opzioni per partite rapide. I giocatori possono tenersi aggiornati grazie al calendario eventi della community, oltre all’applicazione di Starhawk per Android, che permette agli utenti di tenere traccia dei propri amici, compagni di clan e di visualizzare le statistiche quando non sono connessi online.
Starhawk è uno sparatutto in terza persona, in modalità singola o multigiocatore, la cui uscita è prevista nel 2012.
Combatti per rivendicare le ricchezze della galassia!
Warhammer 40.000: Space Marine, il loro prossimo titolo (uno sparatutto in terza persona) facente parte del franchise Warhammer 40k e sviluppato da Relic.
Il video mette in luce un vasto assortimento di classi di personaggi (Havoc, Assault Marine, Raptor, e così via) e la completa personalizzazione del personaggio (con oltre 1,8 miliardi di combinazioni) in battaglie online.
In effetti 1,8 miliardi di combinazioni sembra un numero un tantinello alto, ci vorrà una vita per provarle tutte. No, ripensandoci una vita non basta. Warhammer 40.000: Space Marine è previsto per il 6 settembre 2011 per PlayStation 3, Xbox 360 e PC.
Nel frattempo, accontentatevi (si fa per dire) del trailer in basso.
Dragon Age II, Bioware torna sui canali di distribuzione digitale con un nuovo DLC, decisa a portare al grande stuolo di fan che da sempre la segue un'avventura completa sotto ogni aspetto. I giorni precedenti al lancio hanno infatti visto gli sviluppatori prodigarsi nello specificare che questo nuovo contenuto scaricabile sarebbe stato curato nei minimi dettagli, a partire dalla trama fino ad arrivare a proporre combattimenti complessi in grado di mettere in crisi anche i giocatori più preparati. Proprio per questo motivo abbiamo voluto sviscerare a fondo questo DLC e spolparlo in ogni suo aspetto, scoprendo purtroppo che molte delle promesse fatte non sono state mantenute.
Voci dal passato
Dopo aver acquistato il pacchetto aggiuntivo per 800 MSP/9.99$, all'interno della casa di Gamlen, o nella tenuta degli Hawke nel caso fossimo ad un punto avanzato della trama di Dragon Age II, farà la sua comparsa un'enorme statua, dalla quale sarà possibile dare il via a questa nuova avventura. Per risvegliare un antico male rinchiuso in una prigione segreta, gli sgherri del Karta hanno bisogno del sangue della nostra famiglia e per ottenerlo non si faranno scrupolo ad attaccare i membri più deboli. Decisi a porre fine a questa follia, ci dirigeremo decisi verso la loro base situata all'esterno di Kirkwall: questa volta i nani hanno passato il segno e la furia del campione ricadrà sulle loro teste. Selezionati i tre personaggi che si uniranno a noi per accompagnarci nell'avventura, verremo gettati dunque in una location completamente nuova ed indubbiamente affascinante. Il benvenuto non sarà tuttavia dei più calorosi, ed in men che non si dica ci troveremo costretti a sguainare le spade e gettarci nella battaglia. Le prime ondate nemiche saranno caratterizzate proprio dai nani del Karta, con assassini ed arcieri appostati pronti a farci la pelle e decisi ad ottenere finalmente il loro ambito trofeo. Nonostante la mappa sia assolutamente lineare, gli scontri avvengono in spazi aperti e verremo affrontati da diversi gruppi di avversari contemporaneamente. Il primo scontro ad esempio si consumerà all'interno di una polverosa arena tappezzata di trappole, che potremo utilizzare a nostro vantaggio una volta raggiunte le leve di attivazione. Data la grandezza delle zone di combattimento sarà importante mandare subito qualcuno ad ingaggiare gli arcieri e costringerli al corpo a corpo, così da evitare che questi trasformino il nostro gruppo in un puntaspilli. Ad affiancare gli assassini faranno la loro comparsa anche i Bronto, pesanti animali da traino allevate dal cartello criminale come fiere da battaglia, e poderosi maghi capaci di manipolare la magia arcana. Mano a mano che proseguiremo nella storia e scenderemo nelle viscere della prigione, il setting cambierà completamente passando dalla sabbiosa zona iniziale alle buie e pericolose viscere della terra, dove i nani del Karta lasceranno spazio ad un antico male: i temibili Darkspawn. Bioware da questo punto di vista ha fatto un buon lavoro, inserendo nel DLC una grande varietà di nemici, raggiungendo vette altissime quando faranno la loro comparsa demoni, succubi ed un nemico finale particolarmente dettagliato e dal pattern di attacco originale.
IA dove sei
Se abbiamo appurato dunque che la varietà, sia per le ambientazioni sia per i nemici, risulti inappuntabile, non possiamo certo dire lo stesso dell'intelligenza artificiale. Con un gruppo di livello venti e senza curatore, a difficoltà normale ci potevamo gettare a testa bassa contro qualsiasi nemico, sicuri di poterne uscire vittoriosi semplicemente facendo affidamento alle nostre abilità di combattente. La velocità di attacco, combinata con l'ampia portata della spada a due mani che equipaggiavamo, ci permetteva di falciare anche gruppi di cinque nemici alla volta rendendo veramente iniqui gli scontri. Teoricamente l'idea di piazzare torri e balconate sulle quali far comparire i tiratori nemici era una buona, peccato che questi siano risultati colpibili anche dal livello del terreno, semplicemente tirando fendenti verso il muro azzerando completamente il problema causato dal dislivello. Più volte inoltre abbiamo trovato i nemici più grossi incastrati negli angoli o impossibilitati a salire sulle rampe, rendendo veramente inutili alcuni scontri.
Loot e Misteri Dragon Age II – Legacy, include al suo interno quattro sottoquest, pensate più che altro per ricompensare il giocatore con oggetti dalla discreta utilità piuttosto che per allungare la longevità del DLC, ancorata intorno alle due ore abbondanti di gioco. Durante il dipanarsi della storia si verrà a conoscenza di alcuni segreti relativi al passato di Malcolm Hawke e si entrerà in contatto con alcuni leggendari custodi grigi, le cui intenzioni però risultano intuibili con grande anticipo annullando qualsivoglia colpo di scena possa scaturire dallo sviluppo degli eventi. Potrete affrontare questo pacchetto aggiuntivo in qualsiasi momento della storyline principale ed a qualsiasi livello sia arrivato il vostro personaggio. I nemici e gli oggetti che troverete scaleranno infatti con la vostra esperienza, anche se affrontare questa missione con un numero ridotto di abilità a disposizione rischia di rendere le cose dannatamente difficili. Il livello migliore dunque per cimentarsi nell'avventura è il quindicesimo, in questa fascia sarete in grado di trovare equipaggiamenti che potranno darvi un discreto boost al danno ed alla resistenza, tanto da portarvi poi a finire il gioco in scioltezza. Tra tutti gli oggetti che troverete all'interno del dungeon spicca “la chiave”: un'arma unica abbinata alla classe da voi utilizzata, che potrete modellare secondo i vostri gusti, aggiungendo danni elementali, possibilità di critico, la capacità di rigenerare vita o ancora di rallentare il nemico.
Una storia senza protagonisti
Permettere di accedere al DLC anche dopo aver finito Dragon Age II potrebbe sembrare una gran cosa, tuttavia la pochezza di attenzione profusa nello sviluppo ha qualcosa di grottesco. La narrazione degli eventi è incentrata principalmente sulla famiglia di Hawke ma durante l'evolversi della storia nostra madre potrebbe essere stata straziata dalla magia del sangue o ancora peggio nostra sorella Bethany trafitta da parte a parte da un templare, rendendo il background narrativo pieno di falle. La cosa peggiore in questo caso avviene tuttavia durante le cut scene: alcune di esse sono eventi scriptati nei quali viene tenuto conto del fatto che nostra sorella sia morta, ma la considerano in ogni caso presente a tutti gli effetti. Vedremo dunque i personaggi del nostro party girarsi verso il nulla e ascoltare la voce di Bethany provenire dalle rocce alle loro spalle o da un carretto nelle vicinanze, senza battere ciglio a riguardo. Il bug è veramente dalle dimensioni macroscopiche e non ci capacitiamo di come Bioware abbia potuto rilasciare ancora una volta un prodotto con problemi di questa portata, viste soprattutto le critiche ricevute con Dragon Age II e le dichiarazioni benaugurati pre-release. Ancora una volta dunque la poca attenzione profusa nello sviluppo del titolo oscura quanto di buono questo DLC propone, rovinando irrimediabilmente l'esperienza per i giocatori più esigenti.
RoI è ambientato nel mondo di Graxia, 300 anni dopo gli avvenimenti di Guardians of Graxia, lo strategico per PC uscito lo scorso anno, sempre per opera di Petroglyph. Il gameplay sarà quello tipico dei battle arena multiplayer, con l'aggiunta di opzioni specifiche per la "socializzazione", progressione persistente del proprio personaggio che permette di accedere a un albero delle skill da cui potenziare e personalizzare il proprio alter ego, e sbloccare così nuove abilità.
Per i neofiti e chi vuole impratichirsi con le dinamiche di gioco ci saranno anche diversi scenari PvE da affrontare e portare a termine prima di cimentarsi con le arene PvP (istanze 5vs5).
Rise of Immortals http://www.riseofimmortals.com
Rise of Immortals appartiene al gruppo di giochi Action-RPG, MMO: profondità senza precedenti, immedesimazione e sfide in tempo reale contro giocatori di tutto il mondo. Iscrivetevi al feed di Rise of Immortals per essere sempre aggiornati sulle ultime novità che la redazione ha preparato per voi.
Da oggi siamo anche su "Il Bloggatore"
Ma chi è questo bloggatore? Forse state immaginando un tizio grande 2 metri x 2 che blogga davanti ad un PC, divorando chili e chili di patatine e tutto quello che trova in cucina? E che quando entra in “fase digestiva” emette strani versi del tipo: “blog…. blog….”?
Beh, Il Bloggatore non è proprio questo, anche se noi ce l’immaginiamo più o meno così.
In realtà, si tratta di un aggregatore di feed on line, orientato a tutti quei blog che trattano argomenti legati al mondo dell’informatica! L’obiettivo fondamentale è la divulgazione e la diffusione di informazioni utili per gli appassionati di Linux, Windows, Mac, Sicurezza, Grafica, ecc.!
Inoltre, un aggregatore di feed on line consente di aumentare la visibilità dei blog che vi sono iscritti, consentendo a tutti coloro che possiedono dei propri blog (come anche noi) di avere a disposizione una sorta di “finestra virtuale” grazie alla quale entrare maggiormente in contatto con chi vuole leggere le notizie pubblicate al loro interno.
Crediamo che Il Bloggatore possa diventare un utile strumento per aumentare il numero di visitatori verso i blog iscritti, nonchè la loro popolarità, ma non solo! Esso può diventare un’utile mezzo di collegamento tra tutti coloro che si trovano a navigare su Internet alla ricerca di informazioni e chi effettivamente fornisce tali informazioni tramite il proprio blog!
Una particolarità di Il Bloggatore è che non fornisce ai visitatori le notizie complete, bensì delle anteprime di notizie, dalle quali è poi possibile giungere ai blog iscritti.
In questo modo viene realizzata una reale promozione dei blog partecipanti.
Se sei un blogger, quindi, non aspettare! Se tratti argomenti inerenti l’informatica, segnala il tuo blog tramite l’apposita form “Contattaci!”, oppure inviando una mail a info(at)ilbloggatore.com (at va sostituito con @)!
Se invece sei un utente che vuole trovare informazioni e notizie informatiche, allora sei nel posto giusto! Utilizza l’utile strumento di ricerca, per un’informazione specifica, oppure sfoglia le varie pagine dell’aggregatore, in modo da leggere le notizie in ordine cronologico!
Se vuoi esprimere le tue impressioni sul progetto, allora puoi utilizzare i commenti, oppure inviare una mail allo stesso indirizzo info(at)ilbloggatore.com.
Lo staff de Il Bloggatore.
Titolo per Mac OS X che mescola azione e strategia all'interno di un terribile scenario bellico. La trama, a dire il vero, non propone nulla di troppo originale: il giocatore si troverà ad affrontare un esercito di invasori alieni, i quali hanno occupato le principali città della Terra, costruendo delle enormi torri al loro interno. Ed è questo l'aspetto innovativo dell'intero titolo, poiché, a differenza dei classici tower defense in cui piazzare le proprie torri e sventare l'avanzata nemica, in Anomaly Warzone Earth sarà il giocatore a vestire i panni dell'attaccante.
Proprio per questo, gli sviluppatori hanno definito il gioco un "tower offense", in cui sfruttare le abilità della propria squadra per raggiungere la fine di ciascuna mappa. Anche graficamente, Anomaly si presenta molto bene pur non richiedendo sistemi hardware all'avanguardia: sono richiesti un Mac con processore Intel, 2GB di memoria RAM, scheda video Nvidia GeForce 7600 o ATI Radeon HD 2400 o equivalenti, Mac OS X 10.6.3 o superiori.
la trama del titolo, in quanto marginale, viene sapientemente integrata durante le sessioni dei menu, e i players che ben presto capiranno la sua accessorieta e potranno facilmente limitarne la presenza.
Sicuramente é un peccato che un gioco dalle forti componenti di gameplay come lo é Darkspore (e lo vedremo tra poco) debba subire i contro di una trama molto esile. Abbiamo avuto esempi di titoli il cui gameplay non offriva grandi spunti da colossal cinematografico ma che sono riusciti a regalarci una trama memorabile (uno su tutti, il recente Portal 2), e di sicuro un po' piu di approfondimento nei confronti di questo settore sarebbe stato molto apprezzato.
Nonostante tutto, le pochezze narrative di Darkspore si fanno ben presto perdonare (e volendo anche dimenticare) a favore di uno dei gameplay piu competitivi, divertenti e profondi che ci e mai capitato sotto mano!(fonte games.it)
Premere "ENTER" mentre si gioca ed inserire il codice:
cheats off - cheats on +
+150 of everything +drdeath 9,999,999 gold +checksinthemail Always chunky +chunky Character very big – Caution! +maxjooky Character very small +minjooky Chunk Factor +superchunky
end recording -movie Gain six powerful summoning spells +sixdemonbag Game version +version Get 3 Super Mana Potions and 3 Super Health Potions +potionaholic Gives all weapons 100 meter range +sniper Gives you all badger outfits +faertehbadgar Green rings off -rings Green rings on +rings Invincible +zool No fog +loefervision No longer need to click +shootall No textures +xrayvision Record a movie/demo +movie Slightly larger labels over head +resizelabels