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venerdì 2 aprile 2010

Metro 2033


Mosca anno domini 2033
I'inferno inziò nel 2012 quando la Russia fu completamente devasta dalle
bombe atomiche, un attacco così improvviso e micidiale che non si seppe se provenissero dagli americani o dai cinesi. Un devastazione che spazzò via ogni barlume di vita in superficie…solo macerie e morte. La fine della civiltà, della legge. Eccoci giunti nel 2033: sono passati 21 anni, ma ancora non si riesce a sapere niente su cosa ne sia del resto del mondo o sul perché di tale violenza; a causa delle fortissime radiazioni qualunque tentativo di comunicare con l’esterno è pura utopia. I pochissimi sopravvissuti si sono rifugiati nelle gallerie della metropolitana della capitale, per cercare di difendersi dall’incredibile freddo siberiano (sopraggiunto dopo l’olocausto nucleare) e dalle altissime radiazioni della superficie. All’interno della metropolitana l’ultimo scampolo di umanità, tra abitazioni di fortuna e persone ricoperte di stracci (alcuni fortunati anche corazzati), le ultime case sicure di questa parentesi di inferno. Volti umani e calore vitale in contrapposizione a quello che potremmo trovare in superficie: una città distrutta e congelata, completamente ostile all' uomo.

Questa è l’ambientazione e l’inizio di Metro 2033, storia ripresa dal omonimo romanzo "capolavoro" di fantascienza di Dmitry Glukhovsky.

Il gioco che vi troverete davanti e veramente ben fatto sotto tutti i punti di vista
(specie nella versione pc rispetto a quella console)
unica pecca, se propio dobbiamo trovare il pelo nell' uovo, è la poca longevita stimata sulle 10 ore di gioco.

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