Gioco in uscita il 13 marzo su console e Pc,la prima novità che Konami esalta senza indugio è il supporto per il rendering stereoscopico. Se possedete una TV 3D, potrete indossare gli occhialini godervelo nello splendore delle tre dimensioni e spaventarvi per oggetti o avversari che sembreranno travalicare i limiti fisici dello schermo. Certo, considerate le tinte già molto scure che caratterizzano la grafica del gioco, l’idea di vedere tutto ulteriormente scurito dagli occhialini non mi fa impazzire, ma effettivamente in un simile titolo la terza dimensione potrebbe aiutare molto il processo d'immedesimazione. Purtroppo, a dispetto del supporto delle tecnologie più recenti, tecnicamente non sono rimasto particolarmente impressionato dalla versione preview gentilmente fornita da Konami, più che altro per via di texture spesso poco convincenti, di oggetti spigolosi e realizzati con pochi, e di un utilizzo degli shader che di certo non rende giustizia alle potenzialità dell’Unreal Engine. Al contrario, i volti e le espressioni dei personaggi sono fin d'ora realizzati in maniera eccellente, come da tradizione Konami, e la direzione artistica rimane sempre di qualità, sempre che vi piaccia il tipico approccio nipponico in questo genere di produzioni.
Come al solito, dietro a una porta come questa troveremo una tavola imbandita ricca di libagioni e un buon numero di donnine pronte ai più sporchi servigi. O no?
AZIONE!
L’avventura è iniziata mettendomi nei panni di un carcerato mentre viene trasferito tramite torpedone da una struttura a un’altra. Trattandosi di un videogioco, non passano più di pochi istanti di chiacchiere prima che l’automezzo si sia schiantato rovinosamente, lasciando naturalmente in vita il protagonista, il quale, a questo punto, è felicemente libero di scappare. Bastano una manciata di passi per incontrare una guardia, e ci si trova di fronte al primo dilemma: la aiutiamo o la lasciamo vivere? Una scelta che sicuramente influenzerà la mia avventura più avanti. Rinuncio alla pietà e mi dirigo verso un piccolo centro apparentemente disabitato, laddove ho trovato i primi enigmi, per lo più legati all'esplorazione dell'ambiente, e ho cominciato a difendermi dalle tante deformità che incontrerò presumibilmente lungo il corso dell’avventura. Al contrario dei recenti episodi, però, pare si debba combattere un po’ meno e ragionare un po’ di più, anche se la maggior parte del tempo sarà occupata dalla tensione e dalla paura di aprire una nuova porta, dietro la quale potrebbe nascondersi qualsiasi orrore. Ad aumentare lo stato di angoscia contribuisce sicuramente il fatto che non si disporrà di un intero arsenale, visto che il protagonista può portare con sé solo un’arma alla volta: ad esempio, se si sta impugnando una bottiglia bisognerà lasciarla a terra per raccogliere un bastone, piuttosto che un coltello. Poco realistico, se vogliamo, ma ottimo per creare “suspance” e far sentire in costante pericolo il giocatore.
ATTENDENDO L’USCITA
A dispetto del calo di qualità della serie di cui si parlava a inizio articolo, la versione di anteprima di Downpour mi ha fatto ben sperare in un ritorno alle origini. È presto per sbilanciarsi, visto che ho potuto provare solo le primissime ore del gioco, ma l’impressione è che non mancheranno scene agghiaccianti e momenti da brivido. Se così fosse, potrei anche perdonare la grafica non all’altezza di Xbox 360, la console sulla quale ho testato la versione preliminare su cui si basa il pezzo che avete appena letto.
Il Video
Come al solito, dietro a una porta come questa troveremo una tavola imbandita ricca di libagioni e un buon numero di donnine pronte ai più sporchi servigi. O no?
AZIONE!
L’avventura è iniziata mettendomi nei panni di un carcerato mentre viene trasferito tramite torpedone da una struttura a un’altra. Trattandosi di un videogioco, non passano più di pochi istanti di chiacchiere prima che l’automezzo si sia schiantato rovinosamente, lasciando naturalmente in vita il protagonista, il quale, a questo punto, è felicemente libero di scappare. Bastano una manciata di passi per incontrare una guardia, e ci si trova di fronte al primo dilemma: la aiutiamo o la lasciamo vivere? Una scelta che sicuramente influenzerà la mia avventura più avanti. Rinuncio alla pietà e mi dirigo verso un piccolo centro apparentemente disabitato, laddove ho trovato i primi enigmi, per lo più legati all'esplorazione dell'ambiente, e ho cominciato a difendermi dalle tante deformità che incontrerò presumibilmente lungo il corso dell’avventura. Al contrario dei recenti episodi, però, pare si debba combattere un po’ meno e ragionare un po’ di più, anche se la maggior parte del tempo sarà occupata dalla tensione e dalla paura di aprire una nuova porta, dietro la quale potrebbe nascondersi qualsiasi orrore. Ad aumentare lo stato di angoscia contribuisce sicuramente il fatto che non si disporrà di un intero arsenale, visto che il protagonista può portare con sé solo un’arma alla volta: ad esempio, se si sta impugnando una bottiglia bisognerà lasciarla a terra per raccogliere un bastone, piuttosto che un coltello. Poco realistico, se vogliamo, ma ottimo per creare “suspance” e far sentire in costante pericolo il giocatore.
ATTENDENDO L’USCITA
A dispetto del calo di qualità della serie di cui si parlava a inizio articolo, la versione di anteprima di Downpour mi ha fatto ben sperare in un ritorno alle origini. È presto per sbilanciarsi, visto che ho potuto provare solo le primissime ore del gioco, ma l’impressione è che non mancheranno scene agghiaccianti e momenti da brivido. Se così fosse, potrei anche perdonare la grafica non all’altezza di Xbox 360, la console sulla quale ho testato la versione preliminare su cui si basa il pezzo che avete appena letto.
Commento della redazione
Dopo un primo stato di shock dovuto a una qualità tecnica sotto la sufficienza, non posso che rallegrarmi per l'esperienza delle prime ore di gioco regalatami da Silent Hill Downpour. C'è la sensazione che il team di sviluppo sia tornato alle radici della serie, andando a ripescare quelle scelte di direzione artistica che tanto avevano contribuito a decretarne il successo. Certo, c'è solo da capire se il buon feeling iniziale sia in grado di mantenere alto l'interesse anche nella prosieguo dell'avventura, ma per quello occorrerà attendere la recensione vera e propria. Per ora, abbastanza bene così.(fonte gamesvillage).Il Video
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