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lunedì 9 agosto 2010
Operation Flashpoint: Red River
Il nuovo Red River manterrà la sua natura realistica che ha contraddistinto il capitolo precedente, ma il team di sviluppo, questa volta cerca di raggiungere un’altro obiettivo, con delle visuali rinnovate ed una giocabilità molto più accessibile a chiunque.
Sion Lenton (direttore creativo di Red River) ha dichiarato che vuole regalare ai giocatori un’esperienza di gioco molto più personale. Ogni equipaggiamento dei soldati (quindi vestiti, armi e protezioni) dovrà affrontare il normale degrado dato dalle condizioni di una guerra in corso. Le munizioni saranno tenute da del nastro adesivo, i veicoli saranno adornati da simpatici poster di ragazze seminude ed i corpetti modificati con l’aggiunta di tasche per un lettore mp3 ed altri dispositivi elettronici.
Anteprima Operation Flashpoint: Red River
La realizzazione di Skira, l’isola open world di Dragon Rising, è stato il raggiungimento di un obiettivo per il team di sviluppo, che però questa volta ha intenzione di proporre la visione di guerra sotto un altro aspetto. Innanzitutto, la storia prende luogo in un luogo reale chiamato Tajikistan (un paese dell’Asia Centrale). Proprio come in Dragon Rising, Red River imposta gli avvenimenti in un futuro non troppo lontano in cui alcuni rivoltosi Afgani si sono aperti strada nella location. Le forze Americane cercano di contenere il problema, ma con una guerra proprio alle loro porte, si muovono anche le forze Cinesi (Chinese People’s Liberation Army). Ancora una volta prenderete il ruolo di un soldato americano nel mezzo del conflitto e la campagna singleplayer si divide in tre diversi atti durante i quali dapprima entrerete nel paese e cercherete di contenere i rivoltosi (senza grandi risultati) e successivamente lancerete un contrattacco “radendo Tajikistan al suolo” (per usare le parole dello stesso Lenton).
Anteprima Operation Flashpoint: Red River
Per quanto riguarda la grandezza della location, non sarà molto differente da Skira, ma sicuramente molto più varia in termini di ambientazioni. Il gioco gira grazie al motore Ego (realizzato dalla stessa Codemaster) che sembra cavarsela egregiamente con i palazzi, il deserto e le enormi montagne che fanno da padrone nell’ambientazione di Tajikistan.
Tutta la campagna potrà essere giocata in cooperativa, ed ogni giocatore potrà scegliere fra una delle quattro classi disponibili (mitragliere, scout, granatiere e auto mitragliere). Ognuna di esse potrà tranquillamente impugnare le armi dell’altra. Una delle classi, il granatiere, presenta una novità che per la prima volta fa la sua apparizione in Operation Flashpoint, lo shotgun. E’ possibile, quindi, che ci siano anche combattimenti ravvicinati.
Anteprima Operation Flashpoint: Red River
La grafica di Red River è particolarmente interessante, in quanto il team di sviluppo ha cercato di ricreare lo stesso stato delle immagini di guerra prese direttamente sul campo. In questo modo, i menu avranno dei artefatti intenzionalmente ricreati, come una messa a fuoco non proprio ottimale. Pane per un’esperienza videoludica più completa.
Ma passiamo quindi a parlare della modalità più interessante, il multiplayer. Lenton ha detto di avere intenzione di ampliare ciò che era disponibile in Dragon Rising, includendo più modalità possibili. Tra le tante c’è Last Stand, e Combat Sweep, dove voi e la vostra squadra dovrete eliminare i nemici barricati in una posizione difensiva. Avrete anche la possibilità di scortare un obiettivo in movimento grazie alla modalità Convoy. Altra novità è che a differenza di Dragon Rising, Red River non utilizzerà le stesse ambientazioni del singleplayer, durante le partite multigiocatore. In ogni caso, la progressione ed il livellamento del personaggio rimarranno intatte, dandovi la possibilità di “crescita” anche durante i vostri scontri online.
Anteprima Operation Flashpoint: Red River
Vogliamo ricordare la presenza di un modello di damage davvero particolareggiato e piuttosto brutale. Le hitbox dei personaggi saranno divise in varie aree, le quali potranno accusare ferite anche molto gravi, fino all’osso. Come detto in precedenza, inoltre, il team di sviluppo ha l’obiettivo di rendere questo capitolo della serie il più accessibile possibile, grazie ad esempio ai comandi (da impartire alla squadra) divisi per tipo e “context-sensitive” (ossia, che cambiano a seconda di dove state mirando). In questo modo, se puntate un nemico ad esempio, sarà molto semplice dire alla squadra di attaccare, dare fuoco di soppressione e via dicendo.
E’ ancora molto presto per parlare più approfonditamente di Red River, ma per quanto abbiamo visto, sembra già essere un grande miglioramento rispetto al titolo dello scorso anno. Prima di concludere, vi ricordiamo che sarà disponibile a partire dal 2011 su PC, Xbox 360 e Playstation 3.
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