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sabato 5 giugno 2010

Alpha Protocol


Nel gioco interpreteremo il nostro alter ego, Michael Thorton, che si sveglierà in un lettino dopo una "sana" cura a base di droga e, ignari del resto, una donna, Mina Tang ci darà le prime informazioni. Dopo essere fuggiti dal plesso interno della struttura, interagendo per la prima volta con tutto il sistema di controllo, saremo messi davanti la realtà: non siamo stati drogati per cattive intenzioni, ma semplicemente i vertici della struttura hanno messo alla prova le nostre abilità. E già, perché scopriremo di essere all’interno della struttura dell’Alpha Protocol, l’agenzia segreta di turno che mira a spazzare via le minacce mondiali. Dopo aver impressionato il capo della struttura, Yancy Westridge ed eventualmente aver completato l’addestramento conoscendo le altre due spalle di Westridge, ovvero l’analista Alan Parker e l’agente Sean Darcy oltre la stessa Mina conosciuta al risveglio, avremo la prima vera missione sul campo, destinazione: Arabia Saudita, prima di tante location che il gioco offrirà. L’impressione è quella di trovarsi davanti ad uno 007 nudo e crudo, con tendenze da “acchiappone” e sguardo malandrino ed ammiccante alla George Clooney. Normale amministrazione quando si tratta di spionaggio associare la personalità del personaggio, in questo caso il caro Mikey, ad un uomo tanto spietato quanto magnanimo a seconda del nostro atteggiamento sul campo, missione per missione. Grazie infatti ad un particolare sistema di decisioni e relative conseguenze durante i dialoghi, difficilmente due videogiocatori affronteranno il cammino nello stesso identico modo, aumentando in modo esponenziale il fattore rigiocabilità del titolo.
Tecnicamente valido con una buona grafica e trama.
Il gioco è disponibile per pc e console.



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